Alla fine di febbraio ho cominciato a seguire “Hyena” solo per vedere di nuovo in azione Kim Hye-su (https://lunanuvola.wordpress.com/2019/12/10/il-sentiero/). Immaginavo, dato il contesto – avvocati di lusso per gente di lusso con conseguente manipolazione della legge a favore dell’1 % della società – che nonostante la statura professionale dell’attrice mi sarei annoiata presto e avrei lasciato perdere. Sicuramente, pensavo anche, avrebbe contribuito ad allontanarmi il consueto noiosissimo romanzetto amoroso fra i due protagonisti principali: sapete, lei di umili origini e lui nato con il cucchiaio d’oro in bocca (come dicono i coreani, produttori della serie), la povera donzella che subisce ogni insulto rispondendo con un timido sorriso e affogando nell’amore sacrificale l’arroganza, la maleducazione e il sessismo del nobile giovanotto.
Invece no. Questa donzella, ovvero il personaggio dell’avvocata Jung Geum-ja che Kim Hye-su interpreta, morde – letteralmente e metaforicamente. Della storia pesantissima di violenza domestica che ha alle spalle porta addosso cicatrici sensibili nell’animo e fisiche sul corpo, ma da essa non è stata ne’ spezzata ne’ vinta e neppure ha permesso a detta esperienza di definirla come persona.
E’ incline a uscire dal seminato legale per ottenere risultati, temeraria, spregiudicata, spesso etichettata come “spietata” per una condotta che se riferita a un collega di sesso maschile sarebbe esaltata come assertiva e scaltra e, in pratica, invincibile in tribunale. Ogni volta in cui qualcuno tenta di “rimetterla al suo posto” ricordandole che proviene dai ranghi più bassi della comunità o che in fondo è solo una donna, l’avvocata se ne infischia e riporta l’interlocutore sul merito più abbietto: quanti soldi costui vuole perdere o guadagnare, quanti lei stessa ne guadagna o perde a seconda della situazione.
La storia d’amore c’è ma, finalmente, assume caratteri inusuali per gli sceneggiati coreani (e per gli sceneggiati in genere). Jung Geum-ja mette in scena un’elaborata trappola emotiva in cui far cadere l’avvocato Yun Hee-jae (interpretato da Ju Ji-hoon, che forse conoscete come il principe affogato in orde di zombies di “Kingdom”) al solo scopo di ottenere informazioni riservate da usare contro di lui in una causa legale. Una volta ritrovatisi in tribunale, la “finta” relazione fra i due si chiude obbligatoriamente, sebbene lasci strascichi in entrambi. Un po’ di fans del personaggio maschile stanno lamentando online la triste sorte del “sedotto e abbandonato”, cosa che mi lascia perplessa visti i picchi di maleducazione e malizia che costui raggiunge sovente. A volte lo trovo così insopportabile da saltare le scene non appena comincia a sfoggiare sarcasmi da quattro palanche e scortesia.
Alcuni particolari che mi hanno invece deliziata: 1) il modo di muoversi sciolto e libero di Jung Geum-ja e le posture che il suo corpo assume. Quando sta seduta a gambe larghe di fronte a vezzose ed eleganti signore e impettiti signori è semplicemente fantastica; 2) la scena in cui Jung Geum-ja è appena uscita dallo shock della visita inaspettata del proprio padre violento, rilasciato dalla prigione, e l’avvocato Yun Hee-jae la invita a “usarlo” per trovare conforto, dicendo che quello è ciò che lei sa fare meglio. L’avvocata non ci pensa due volte, lo afferra per i vestiti e prima di baciarlo dice: “Questa notte non è mai esistita”; 3) il brano della colonna sonora che chiude ogni puntata: eccolo qui.
Yeo Eun – Hyena (Hyena OST Part 1)
https://www.youtube.com/watch?v=dLDBV4kIfI4
La mia testa, la mia testa
sta ronzando di nuovo
Il cielo grigio
sta ruotando di nuovo
Sono sempre stata sola sin dall’inizio
per cui non so neppure cosa sia la solitudine
Mi sto guardando in giro un’altra volta stanotte
Occhi spalancati in cerca di preda
Tu dici
no no no no non intrappolare me
Persino sui campi secchi
cade la pioggia
Tu dici
no no no no non intrappolare me
Il sole splende, è un’alba abbagliante
Io sto mirando ai cuori che tremano
Non sarò sconfitta, sto mordendo forte e in profondità
nascondendomi nell’ombra scura
Il mio cuore, il mio cuore
sta battendo forte di nuovo
Il cielo grigio
sta ruotando di nuovo
Io ero al livello più basso sin dall’inizio
perciò non so neppure cosa sia l’essere insudiciata
Sto annusando in giro ancora una volta stanotte
Occhi spalancati in cerca di preda
Tu dici
no no no no non intrappolare me
Persino sui campi secchi
cade la pioggia
Tu dici
no no no no non intrappolare me
Maria G. Di Rienzo