… la prossima volta. (1)
(tratto da: “Thousands of Nigerian Trafficking Survivors Left Without Food or Money During Italy Lockdown”, di Leah Rodriguez per Global Citizen, 10 luglio 2020. Trad. e adattamento Maria G. Di Rienzo.)
Le bande criminali del traffico a scopo di sfruttamento sessuale hanno lasciato, in Italia, migliaia di sopravvissute prive delle necessità di base durante la pandemia Covid-19.
Le donne sfruttate e i loro figli sono state abbandonate e lasciate in isolamento senza cibo o denaro durante i tre mesi di lockdown nel Paese, che è iniziato a marzo.
“Agli occhi dei trafficanti di sesso queste donne sono subumane, sono sfruttate per arricchire i loro magnaccia che le trattano come fossero bancomat. – così ha detto Alberto Mossino, co-fondatore dell’organizzazione anti-traffico Piam Onlus, al Guardian – E quando il bancomat si esaurisce lo gettano via e ne cercano un altro.”
Diversi gruppi di volontari si sono fatti avanti per sostenere le sopravvissute. Alcune delle donne era state lasciate per strada dopo che i proprietari delle loro abitazioni le avevano buttate fuori, perché non potevano più pagare l’affitto, ha riportato l’organizzazione Dedalus.
L’Italia è diventata una zona calda del traffico sessuale in anni recenti e l’80% delle decine di migliaia di donne nigeriane che arrivano in Italia dalla Libia sono trafficate dalle gang, secondo l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (IOM). Queste donne sono forzate alla prostituzione per pagare debiti di oltre 35.000 euro e manipolate tramite rituali di magia nera detti “juju” per infliggere loro paura e tormento psicologico.
Le organizzazioni anti-traffico stanno registrando, durante la pandemia, un aumento delle donne che chiedono aiuto per sfuggire ai loro trafficanti. Le restrizioni sui viaggi e la limitazione dei servizi sociali e pubblici stanno rendendo più difficile alle sopravvissute al traffico di esseri umani lo scappare e il tornare a casa, secondo l’Ufficio delle Nazioni Unite per il controllo della droga e la prevenzione del crimine (UNODC). L’Ufficio sollecita i governi ad assicurarsi che alle sopravvissute sia garantito l’accesso ai servizi essenziali affinché ricevano sostegno e sia evitato ulteriore sfruttamento sessuale di donne e bambini.
(1) Il titolo è dovuto al fatto che i “clienti” di queste donne sono nostri connazionali ed è grazie alla loro domanda che l‘Italia è diventata una zona calda del traffico sessuale.