9 agosto 2019, Salvini: “Abbiamo fatto una scelta di coraggio. Adesso chiedo agli italiani se hanno la voglia di darmi pieni potermi per poter fare quello che abbiamo promesso senza palle al piede. Chi sceglie Salvini sa cosa sceglie.”
Vorrei offrirvi un esempio di cosa ne pensano all’estero. L’articolo è del Daily Beast, 12 agosto, a firma della corrispondente Barbie Latza Nadeau: è inserito nella rubrica “Fai attenzione a cosa desideri” e ha per titolo “Il sogno populista di Steve Bannon distrutto dal gioco di potere di Matteo Salvini”.
In caso non sapeste chi è Bannon, si tratta dell’ex stratega di Trump, il co-fondatore di quella Cambridge Analytica che utilizzò per la campagna elettorale dell’attuale Presidente statunitense dati di utenti Facebook ottenuti illegalmente. Bannon sostiene gruppi / partiti di destra (“populisti”) in tutta Europa: per quel che riguarda il nostro Paese gli piacciono Lega, Movimento 5 Stelle e Fratelli d’Italia.
Qui di seguito la traduzione di alcuni brani:
“ROMA – Non molto dopo la prima incursione nel vero populismo, con la formazione di un governo italiano eretico da parte del leader di estrema destra della Lega Matteo Salvini e del leader anti-sistema del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio, Steve Bannon gongolava. Bannon disse a “The Daily Beast” che il mondo avrebbe osservato questo esperimento populista. Affermò allora che tale audace mossa, mettendo in coppia due contrari, si situava come terza dopo la Brexit e l’elezione di Trump in termini di politica sperimentale.
Quest’uomo, a cui spesso ci si riferisce come all’architetto della presidenza Trump, ha speso un bel po’ di tempo e impegno per l’Italia che vedeva come un grande test per la sua marca di populismo perturbatore. “Se funziona in Italia, funzionerà ovunque. – disse l’estate scorsa – Se funziona in Italia, dimostra che spezzerà la schiena ai globalisti.”
Ora, dopo appena un anno del mandato quinquennale del governo, il sogno di Bannon si è trasformato in un incubo e l’Italia si sta già dirigendo verso quella che appare come un’era post-populista con pesanti implicazioni di fascismo vecchio stile.
La scorsa settimana, sulle soglie di Ferragosto – la più importante vacanza estiva in questo Paese – Salvini ha tolto la spina al 65° governo dalla caduta di Benito Mussolini durante la seconda guerra mondiale. E Bannon, nel frattempo, se l’è filata, dicendo al “Corriere della Sera” la scorsa settimana che “non tutti i matrimoni funzionano”. “Penso che il matrimonio fra Salvini e Di Maio sia stato un nobile esperimento. – ha dichiarato – Vorrei vederlo continuare, sarebbe grandioso, ma capisco che potrebbe non accadere.”
Ora che la fine è prossima, le nuove elezioni potrebbero blindare Salvini, un personaggio trumpiano completo di simpatie per la Russia, atmosfere razziste e ossessione per i social media, dandogli pieni poteri. E l’Europa guarda di nuovo l’Italia trattenendo il fiato, chiedendosi cosa il post-populismo farà per l’euro zona a poche settimane dalla data di uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea.
(…)
Se Salvini è in grado di maneggiare ciò che solo tre anni fa sarebbe stata una salita al potere inimmaginabile per uno che citava Mussolini e indossava (come i vecchi fascisti) una camicia nera ai comizi, l’altro grande beneficiario oltre a lui stesso sarà Vladimir Putin. Tanto per cominciare, Salvini è un devoto sostenitore di qualsiasi cosa riguardi Putin, si è fatto fotografare in posa nella Piazza Rossa mentre indossava la sua maglietta pro-Putin preferita e ha guidato le grida di battaglia affinché l’Europa togliesse le sanzioni alla Russia.
Per mesi, Salvini è stato invischiato in uno scandalo su petrolio “sporco” e soldi russi che ha dominato i titoli dei giornali sino a che lui non ha dato inizio a questo gioco di potere la scorsa settimana. Un servizio della rivista italiana “L’Espresso” ha esposto nello scorso febbraio come “incontri segreti, viaggi, e-mail, strette di mano e contratti con milionari” dominassero lo schema. “Da un lato del tavolo i fedeli di Salvini, dall’altro i preziosi intermediari dell’establishment di Putin. Nel mezzo: benzina.”
(…)
Quando il governo cade, le elezioni devono essere tenute dai 50 ai 70 giorni successivi, il che è qualcosa che molti italiani non vogliono fare subito. Generalmente, gli italiani tengono le elezioni in primavera. L’ultima volta in cui si è votato in autunno era il 1919, e si trattò delle elezioni che aprirono la strada all’ascesa al potere di Mussolini.
Bannon è pronto a sostenere un governo guidato da Salvini, che si concentrerà su alcuni fondamenti dottrinari dell’amministrazione Trump, inclusi migrazione, sicurezza e economia. Parlando sempre con il “Corriere della Sera” dal confine fra New Messico e Messico, dove fa parte di un gruppo chiamato “Noi costruiamo il Muro”, Bannon ha detto che augura il meglio al suo amico italiano, che lui crede essere ora il “miglior leader” di cui l’Italia ha bisogno per muoversi in avanti. “Salvini si veste molto meglio di me. – ha scherzato – Sembra una star di Hollywood, è in forma.”
Che questo potere da star sia una cosa buona per l’Italia – o per dirla tutta per l’Europa – è questione interamente diversa.“
Maria G. Di Rienzo
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