Mia Mottley – in immagine – ha 52 anni, giusto l’età dell’indipendenza del suo paese (Barbados), in precedenza colonia britannica. Avvocata e leader del Barbados Labour Party, quando era alle medie Mia disse a uno dei suoi insegnanti che un giorno sarebbe diventata la prima “capa” di governo di sesso femminile nella storia della nazione. Quel giorno è arrivato: è stata eletta tale il 25 maggio 2018. E non ha semplicemente vinto – ha stravinto, perché ottenendo oltre il 70% dei voti il suo partito si è aggiudicato tutti e trenta i seggi disponibili: in pratica, Mia come Primo Ministro non ha opposizione.
Ha stravinto parlando di democrazia, di trasparenza in politica, economia e finanza, del restituire governo e governance alla popolazione, dei diritti umani di ciascuno e di tutti.
Non si è preoccupata di essere ladylike, di cosa gli uomini potessero pensare del suo aspetto, di dimostrare che oltre a saper stilare una bozza di legge sa anche cucinare e camminare su tacchi di dodici centimetri o di qualsiasi altra stronzata si esige in Italia da una donna politica: e, ripeto, ha stravinto. Facendo maledettamente bene il suo mestiere.
Maria G. Di Rienzo
Mia Mottley (a destra) presta giuramento nelle mani di un’altra donna, la Governatrice Generale Sandra Mason, nel palazzo del governo.