Le frasi fra virgolette vengono dagli articoli che riportano l’ultimo femminicidio italiano in ordine di tempo, cioè l’omicidio di Roxana Zenteno, 41 anni, da parte del marito 47enne Marco Buscaglia. La coppia ha due figli di 13 e 10 anni.
– “Lui ha cominciato a fare domande, con il sospetto che lei potesse avere un altro uomo. La vittima ha ammesso di avere una relazione.” Risultato: uccide la moglie, soffocandola.
Uccidere la donna ha risolto o sanato in qualche modo la situazione? No.
Ci sono alternative? Cominciare a discutere della propria, di relazione ed eventualmente della separazione e del divorzio.
– Lui “aveva problemi di depressione per motivi di lavoro, temeva di essere licenziato”. Risultato: uccide la moglie, soffocandola.
Uccidere la donna ha risolto o sanato in qualche modo la situazione? No.
Ci sono alternative? Consultare il medico per la depressione e il sindacato per il posto di lavoro.
– Lui “non aveva elaborato il dolore per la morte dei genitori”. Risultato: uccide la moglie, soffocandola.
Uccidere la donna ha risolto o sanato in qualche modo la situazione? No.
Ci sono alternative? Consultare uno psicologo, parlarne con chi (parenti e amici) ha subito la stessa perdita.
– Lui provava “una profonda insoddisfazione familiare”; il rapporto con la moglie “si sarebbe raffreddato da quando la donna ha cominciato a frequentare il corso per diventare operatrice sanitaria che l’ha tenuta più tempo lontana da casa rispetto a quanto faceva in precedenza quando la sua vita era interamente dedicata al marito, ai figli, alla casa.” Risultato: uccide la moglie, soffocandola.
Uccidere la donna ha risolto o sanato in qualche modo la situazione? No.
Ci sono alternative? Cominciare a rispettare le scelte di quella donna, che è una persona intera con pregi e difetti, diritti e responsabilità, sogni e scopi e desideri – non la serva del marito, dei figli e della casa ventiquattro ore su ventiquattro.
E’ mai possibile che qualsiasi difficoltà, problema, asprezza un uomo sperimenti esse siano usate come lasciapassare per la violenza di genere, femminicidio compreso? La colpa è sempre di qualche “strega” (leggi femmina) nelle vicinanze? Siamo nel 2018, signori giornalisti. Voi usate computer e non pergamena e inchiostro sotto la minaccia della revisione del Supremo Inquisitore. Il medioevo è finito da un pezzo.
Maria G. Di Rienzo