“Sono una bella madre, sposata, di sei figli – cinque sono vivi. La cosa principale di me, quella che sta sopra a tutto il resto, è che il mio cuore è colmo d’amore per ogni essere umano di sesso femminile. Ho una bruciante passione per le persone in stato di necessità e quelle meno privilegiate nella società; non perché io abbia molto, in effetti non ho nulla, ma perché sono passata attraverso molta sofferenza per tutta la mia vita, da ragazzina e persino da madre. E’ con questo in mente che nel 2002 ho messo in piedi il “Centro per ragazze svantaggiate”, un’organizzazione comunitaria, e più tardi – nel 2014 – la Fondazione Malkia che fornisce opportunità alle bambine e alle donne tramite l’istruzione. Il nostro è un porto sicuro dove le donne vengono a trovare sollievo e dove non solo possono permettersi di sognare di nuovo, ma anche di nutrire i loro sogni sino a che questi ultimi arrivano a realizzarsi.”
Così si presenta Phionah Musumba, kenyota, suscitando l’immediato desiderio di abbracciarla e dirle che sì, è davvero bella, e sì, il suo amore per le donne è ricambiato e condiviso e apprezzato. Nel mentre lavora alle sue due creazioni, Phionah non smette di progettare. Sta raccogliendo fondi per comprare 50 acri di terra dove costruire un moderno complesso scolastico che: “Al 60% dovrebbe insegnare scienza, tecnologia, matematica, informatica e al 40% le materie tradizionali, di modo da essere appetibile per chi può pagare una retta, rendendo sostenibile l’accesso gratuito delle studentesse in povertà. Sarebbe la prima scuola di questo genere, in Kenya. Quando l’istruzione è resa disponibile a ragazze come me, il cielo cessa di essere il nostro limite.”
Ma l’istruzione non è la sola cosa che Phionah ha in mente. “Vorrei riuscire ad aprire una clinica che fornisca attenzione sanitaria di qualità alla mia comunità, dove si muore a causa della corruzione rampante del governo locale, che non permette nemmeno ai bambini di accedere alle cure gratuite: e dovrebbe farlo, per legge, almeno per quelli che hanno meno di cinque anni. La mia gente muore di malattie che non dovrebbero uccidere, in quest’era, come la diarrea, il colera, la tubercolosi, la malaria. E sogno pure di mettere in piedi stazioni radiotelevisive, media che si concentrino su quel che accade sul territorio, a livello di base, un tipo di informazione completamente disattesa dai media ufficiali.”
Phionah va dovunque, anche all’estero, a stringere relazioni, creare alleanze e sinergie d’intervento, insegnare, imparare.
“Una delle cose più recenti che abbiamo fatto è il Progetto Bicicletta Gialla. I nostri partner in questa avventura sono i volontari di “The Austin Yellow Bike Project” che mettono biciclette comunitarie sulle strade di Austin e di altre città del Texas e addestrano gratuitamente le persone ad aggiustarle e mantenerle efficienti. Hanno donato alla Fondazione Malkia tutte le biciclette che sono riusciti a recuperare, tre set di attrezzi e un bel mucchio di parti di ricambio. Così, adesso, le nostre donne e ragazze stanno apprendendo a riparare e a costruire biciclette. Per molte, è una forma di impiego che cambierà le loro vite.” Maria G. Di Rienzo