25 luglio 2014. Il cast di “Orphan Black” – serie tv di BBC America – partecipa al Comic-Con di San Diego. E’ il momento delle domande del pubblico. Una ragazza di 16 anni, Taylor, prende la parola:
“Innanzitutto, volevo ringraziarvi. Prima di cominciare a guardare lo show ero davvero “nell’armadio” e mi vergognavo completamente di quel che ero. Mi odiavo. Ho cominciato a guardare lo show e vedere Cosima, vedere che non tutto gira attorno alla sua sessualità e che lei è di più della sua sessualità… I miei genitori non accettavano il mio essere gay. Ho cominciato a guardare lo spettacolo con mia mamma e questo ci ha aiutate a ricostruire la nostra relazione. Perché lei vede Cosima e vede che è a posto e che le persone sono di più della loro sessualità. Volevo ringraziarvi per questo. E la mia domanda è… – acclamazioni dalla folla la interrompono – Com’è avere questo effetto sulla vita delle altre persone? E sapere che state salvando delle vite, come avete fatto per me?”
La protagonista principale di Orphan Black, Tatiana Maslany, si asciuga il viso (ha pianto durante tutto l’intervento della ragazza): “Non so cosa dire. E’ incredibile…”, eccetera.
Il giorno stesso, Taylor mette online questa fotografia…
… con la didascalia seguente: “Sono la fan che ha fatto piangere Tatiana stasera. Questo è accaduto dopo il panel. Mi ha trovata, mi ha fatta passare attraverso la sicurezza e mi ha abbracciata almeno tre volte. Anche Jordan (Gavaris, ndt.) mi ha abbracciata. Lei è stata la più dolce degli esseri umani e l’ho ringraziata per aver salvato la mia vita.”
Naturalmente Taylor può apparire iperbolica, ma ha 16 anni e stava soffrendo quando, per la prima volta nella sua giovane vita, la rappresentazione televisiva di una donna lesbica le ha trasmesso questo messaggio: sei a posto, la tua sessualità è una parte di te e tu sei ovviamente anche altro, e tutto quel che sei ti appartiene e va bene per te, non devi giustificarlo ne’ nasconderlo ne’ vergognartene. Non è poco. Di sicuro la sua vita è migliorata grazie a ciò.
Mi pare un ottimo esempio di quanto potere abbiano i media sulla percezione che noi abbiamo di noi stesse. Maria G. Di Rienzo