C’era una volta una bambina (ma davvero pochissimo tempo fa, e adesso c’è una giovane donna) di nome Astou Gueye, che nacque a Dakar in Senegal. La musica era la sua gioia principale: hip-hop, pop internazionale, rock, ma anche la poesia ritmica femminile del suo paese, chiamata Taasu e recitata per la maggior parte durante eventi a cui partecipano solo donne o in cui le donne sono centrali. Poiché la cultura Wolof tende ad evitare l’espressione diretta in un discorso, questo tipo di poesia permette alla Taasukat (colei che la ripete) di essere autobiografica, di presentare e creare attivamente un se’ testuale che connette la sua storia e le sue opinioni alla comunità.
A 13 anni, la nostra protagonista è già un’artista hip-hop e rilascia il suo primo singolo, in cui fra l’altro mette in guardia le donne sullo scarso rispetto che gli uomini mostrano loro in ogni ambito. Il suo stile potente combina la tradizione poetica delle donne senegalesi con tre lingue – wolof, francese e inglese – e i ritmi del mondo. Oggi di anni ne ha 22 ed è conosciuta come Toussa Senerap, fondatrice e presidente di GOTAL (ovvero “unità”), un collettivo femminile composto da 11 rapper e cantanti. “Tramite quest’alleanza creativa – spiega Toussa – abbiamo dimostrato che quando le artiste lavorano insieme, possono farsi ascoltare eccome.”
Le donne non restano molto nell’ambiente, di solito. L’associazione dell’hip-hop a sesso / droga / violenza nell’immaginario sociale fa sì che lo si ritenga praticabile dagli uomini, ma compromettente e pericoloso per le donne. Toussa ha in mente di cambiare lo scenario: “Ci stiamo lavorando.”, assicura, perciò ha aperto il suo proprio studio di registrazione, RockTeam Musik, gestito da donne e diretto alle donne musiciste. Nello studio si tengono anche seminari sui ruoli di genere e la politica delle donne, e durante le elezioni del 2012 Toussa fu in effetti una figura chiave dell’espressione della società civile.
Toussa si esibì al Social Forum, nel 2010, e all’inizio di quest’anno cinque membri di GOTAL, lei compresa, hanno scritto e registrato due canzoni sulla violenza contro le donne in occasione dell’8 marzo. Ma fanno anche altro: “Lo scopo della mia musica è parlare di tutto. – dice l’artista, e Toussa significa proprio “tutto” – Quando vogliamo divertire le persone le divertiamo, e quando abbiamo bisogno di tirar fuori un messaggio dalla nostra generazione, lo facciamo.”
Non ho soldi, “rappano” le donne di GOTAL nella loro lingua, Non ho nemmeno degli spiccioli. Ma pur non avendo granché, intendo lo stesso far festa. Maria G. Di Rienzo