Ispirata dalla recente umoristica discussione su come gli autori maschi ritraggono i loro personaggi di sesso femminile
https://lunanuvola.wordpress.com/2018/04/04/molta-strada-da-fare/
e da un articolo di Vulture che riporta brani di famose sceneggiature assai comici (involontariamente) nell’illustrare i ruoli delle attrici, la giornalista del Washington Post Alexandra Petri – in immagine – ha scritto il 4 aprile scorso “Se gli autori di sesso maschile descrivessero nella letteratura gli uomini allo stesso modo in cui descrivono le donne”. Alexandra ha mimato alla perfezione lo stile degli scrittori che cita e i risultati sono esilaranti. Eccone alcuni:
George R.R. Martin
Gli addominali di Jon Snow si muovevano impercettibilmente sotto la sua tunica, sodi e duri e pallidi come mele invernali spiccate dall’albero, accuratamente affettate e sistemate in fila.
Ernest Hemingway
Lui aveva un didietro che sembrava bello. Lei afferrò il didietro con le sue mani. Lui rimase un po’ sconcertato, ma non troppo. Questo è il modo in cui vanno le cose fra donne e uomini.
Raymond Chandler
Marlowe era quel tipo di moretto che avrebbe fatto tirare un calcio in una vetrata colorata a un vescovo, e solo metà del buco sarebbe stato da attribuire a panico eterosessuale. L’altra metà sarebbe stata lo sguardo datovi da lui sotto l’orlo del cappello, quel tipo di sguardo di cui pensate che forse potreste convertirlo in contanti in una stanza di un albergo a buon mercato, prima di notare i grattacapi che gli spuntano dal taschino posteriore.
Leo Tolstoy
Vronsky una volta era stato bello. Le sue mani, un tempo bianche e soffici, erano scarne e devastate dalla fatica del crescere bambini, e la sua faccia appariva emaciata e non attraente. La sua voce aveva acquisito un tono querulo. Le sue braccia, una volta della forma giusta, ora erano della forma sbagliata, a causa del passaggio del tempo e della degradazione morale che viene con esso. C’era un cavallo che aveva sofferto un terribile incidente e in un certo modo Vronsky gli somigliava.
Omero
Odisseo dalle bianche cosce emerse dall’acqua fresco di bagno e luccicante di olio / La sua pelle splendeva come l’alba che si introduceva fra i suoi rapidi piedi calzati di sandali / La dea lo osservava rapita.
Jack Kerouac
I graziosi e pieni pettorali di lui erano a malapena nascosti dalla sua camicia da notte bianca, e Dean mi guardò come se volesse dire: se questa è l’America ne voglio vedere di più.
Maria G. Di Rienzo
P.S. Nei prossimi giorni sono impegnata, ci risentiamo lunedì.