UN’IMMAGINE VALE PIU’ DI MILLE PAROLE
Summit globale delle donne 2014 – Parigi. Seminario sulla redifinizione del mercato economico e l’eguaglianza di genere. (Twitter di Marie-Andrée Paquet dal titolo “Un’immagine vale più di mille parole, dicono.”)
CHISSA’ CHE FACCIA I VERMI
(il formaggio pubblicizzato, non chi ha ideato la campagna pubblicitaria, certo…)
Yiayia è un affettuoso termine greco per “nonna”. Feta è un tipo di formaggio pure greco. Athenos è un marchio che appartiene alla Kraft (che da oggi non avrà, da parte mia, nemmeno i soldi di un formaggino). La lista recita:
1. Organizza un matrimonio arrangiato per la figlia.
2. Fai a pezzetti la Feta Athenos sull’anguria.
3. Se la figlia resiste, chiama il prete.
4. Annaffia l’insalata di cetriolo e menta.
5. Esorcizza il demone dalla figlia.
6. Goditi l’insalata di feta e anguria.
Mizzica, che creatività! Dai, la prossima falla con la figlia che scappa con la Feta e il nonno che le spara nella schiena, perché “le tradizioni sono importanti”, simpaticone!
MODULO “HELENA” EVITATO PER UN PELO
(Helena è la “clone assassina” della serie televisiva “Orphan Black”)
Ieri, tardo pomeriggio, hanno suonato al mio campanello dabbasso. Ho chiesto chi era. “Sono dell’Enel.” Ok, Sono il sig. Tizio Tizi dell’Enel sarebbe stato più corretto, ma fa caldo, siamo tutti stanchi, non andiamo a cercare il pelo nell’uovo. “Che cosa desidera?” “Mi apre il portone?” Per favore, grazie? Non sono più di serie in una conversazione? Non importa, apriamogli il portone, magari deve controllare i contatori in magazzino, lasciatemi in pace che sto spazzando i pavimenti.
Dopo cinque minuti, a suonare è il campanello della porta. Chiedo di nuovo chi è: “Sono dell’Enel.” Ma dio benedetto, per lavorare all’Enel richiedono l’abiura del proprio nome e cognome? Vado ad aprire, con la scopa in mano. Sono seria, ma non incazzata (ancora). Appare un uomo in camicia – cravatta – pantaloni con la piega, sulla trentina.
“Cosa desidera da me?” “Sono dell’Enel.”
No, va bene, succede, magari l’azienda l’ha addestrato così, magari ha un cognome che non gli piace e non lo vuol pronunciare…
Fredda, cortese: “Me lo ha già detto. Adesso vorrei sapere cosa vuole.” “Se è così arrabbiata, signora, facciamo un’altra volta.” Stronzetto, l’avresti mai detto ad un uomo che neppure conosci, questo? “No, lei arrabbiata non mi ha ancora vista.” Gli ho sbattuto la porta in faccia.
Maria G. Di Rienzo