(“sitting with” – minuscolo nell’originale – di Anna Quon, in immagine con uno dei suoi quadri. Trad. Maria G. Di Rienzo. Anna è un’artista a 360° che vive in Canada. Oltre alle poesie e ai quadri ha al suo attivo romanzi e brevi film d’animazione e tiene seminari di scrittura.
Di recente, il 28 marzo scorso, ha fatto scalpore la sua poesia “Cliff” – “Precipizio”, che parla del suo disagio mentale, del tempo che ha trascorso in una clinica psichiatrica e della reazione delle persone quando lei dà loro tali informazioni. “Il precipizio di ciò che significa essere umani è uno dal quale è facile cadere, se rifiuti o neghi riconoscimento all’umanità di qualcuno, inclusa la tua.”, ha spiegato Anna al proposito.)
Se siedi con la sofferenza
e tieni le sue mani
nelle tue, esse saranno fredde,
è vero, ma non
ti ruberanno da te stessa.
Se siedi con la tristezza,
e la tieni stretta sul cuore,
proverai dolore
ma non ti porterà via con sé
quando ti lascerà andare.
Se siedi con la speranza
lei fluttua sopra di te
sino a che la scegli
afferrando la sua coda e tirandola
sulla tua spalla.
E poi è tua,
per la vita intera, sino a che questa dura.
Nutrila, grattala sotto il mento
e lascia che vaghi libera.
Potrebbe portarti un ciottolo,
un tesoro, un frutto
e quando tristezza e sofferenza
arriveranno gridando,
siederà sulla tua spalla
mangiando pistacchi
guardandole con i suoi occhi luminosi
sino a che loro sapranno
che è ora di andare.