Sono femministe, perciò non possono essere altro che “brutte”. Il gruppo femminista studentesco dell’università inglese Royal Holloway, che si sentiva apostrofare come “club delle racchie” dai colleghi maschi, ha deciso di mostrare quanto gliene importa: le ragazze hanno cambiato nome in “Ugly girls’ club” e con l’hashtag relativo (#Uglygirlsclub) hanno cominciato a mandare su Twitter immagini come quelle seguenti.
Hanno ricevuto un boom di adesioni e relative fotografie “imbruttite”, persino da un bel po’ di ragazzi. Una delle giovani femministe coinvolte, Natasha Barrett, dice che all’inizio pensavano solo di scatenare la loro ironia e non avevano idea che la cosa avrebbe assunto le dimensioni di una campagna per il cambiamento. “E’ evidente che il messaggio è davvero positivo. Come abbiamo scritto sulla nostra pagina Facebook: Noi siamo di più della nostra apparenza, e tu anche.“
E’ un ottimo inizio. Il passo successivo dovrebbe essere semplice, ma so che può assumere le dimensioni e pretendere lo sforzo di un salto in lungo (Stupiti? Gente, il mio record nei giochi della gioventù è stato di 4 metri e 92 cm.), per cui non preoccupatevi se ci mettete qualche tempo.
Il passo successivo è questo: Non accetto le vostre definizioni di “bella apparenza”, nessun altro oltre a me definisce la gradevolezza della mia apparenza, e la mia apparenza ha a che fare solo con il mio piacere.
C’è un traguardo? Sì. Sullo striscione d’arrivo sta scritto: SONO USCITA DA TUTTE LE VOSTRE GABBIE, A MAI PIU’ RIVEDERCI. Maria G. Di Rienzo