(“Witness” di Shiloh Sophia McCloud, scrittrice, poeta, pittrice, illustratrice; trad. Maria G. Di Rienzo)
Al tuo interno
c’è un codice luminoso radiante.
Cifre mature per la decodificazione.
Questa visione è il motivo per cui sono venuta qui.
Alcuni mi chiamano artista,
e poeta se mi favoriscono.
Sono una mera testimone
della tua potenziale bellezza.
Al tuo interno
la polvere di stelle sta pregando i suoi filamenti
di attraversare il velo della forma,
di allungarsi e di afferrare l’estremità della particella
e di farla ondeggiare e di spingerla attraverso,
sino a questo luogo
dove noi cuori possiamo testimoniare te.
Al tuo interno
c’è qualcosa di sacro.
E’ ciò che io chiamo “capacità”
ed appartiene solo a te, in quanto te.
A volte tu non la vedi,
io la vedo, noi siamo tutte testimoni di essa.
Abbiamo bisogno dei tuoi doni,
posali qui sull’altare.
Al tuo interno
c’è il grande desiderio di essere vista
ma solo tu puoi soddisfare tale desiderio.
Noi vediamo già il tuo fulgore,
pure il tuo anelito persiste.
Ora sai che devi vedere te stessa
per essere vista nel modo che cerchi.
Tu sei la testimone di te stessa.
Al tuo interno
una grande vocazione chiama,
una grande ruota sta girando, verso di te.
Ciò che è tuo da fare è sulla soglia,
e ti fa segno di testimoniare con il tuo sì.
Ci sono molti modi di dire sì.
Qua, prendi questa penna, questo pennello,
e dai te stessa come offerta d’amore
alla tua propria vita.