28/29 settembre 2019, cronaca:
1. “Giorgio Pinchiorri, 75 anni, sommelier di fama internazionale e titolare dell’Enoteca di via Ghibellina a Firenze, è indagato per stalking. Pinchiorri da anni molesterebbe una sua giovane ex dipendente (33enne) che adesso lavora in un altro ristorante del centro storico di Firenze. La ragazza lo ha denunciato più volte e la questura aveva diffidato il sommelier dall’avvicinarla. Ma lui qualche giorno fa è andato di nuovo a cercarla. (…)
La donna era appena uscita dal lavoro, da un ristorante nella zona di Ponte Vecchio, e si stava avviando verso casa in compagnia del fidanzato che, consapevole del passato, la accompagna al ristorante e a casa al termine del turno. Ma, secondo quanto ricostruito, la presenza del fidanzato non avrebbe fatto desistere il 75enne che la stava aspettando sul marciapiede.”
Gli ha detto di no, gli ha ripetuto di no, si è licenziata per non aver più nulla a che fare con lui, lo ha ripetutamente denunciato, va e torna dal lavoro scortata dal compagno: niente, il signore non recepisce i messaggi, ma non perché ha il cervello affumicato da decenni di costosi aromi vinosi – nello scenario patriarcale che ripete ossessivamente il rifiuto di una donna non è previsto, è inconcepibile, bisogna solo insistere perché se l’hai scelta è già tua. Infatti, è dal 2008 che la faccenda va avanti.
2. “Botte e umiliazioni alla compagna, arrestato a Milano al termine di una lite Marco Sarcinelli, 47enne top manager di una nota banca italiana e figlio dell’economista Mario. (…) La donna, con cui Sarcinelli ha avuto due figli, ha spiegato agli agenti che già in passato, dopo liti sempre più manesche, aveva chiesto l’intervento dei carabinieri del Radiomobile. Una volta anche nella loro residenza romana. Ma ogni volta aveva minimizzato, per paura, e non aveva denunciato. (…) Ieri mattina, nel carcere di San Vittore, si è svolto l’interrogatorio di convalida. E davanti al giudice Sarcinelli avrebbe ammesso di aver colpito la donna e di avere dei problemi di dipendenza dall’alcol, ma anche di volersi curare.”
E’ stato il bottiglione, insomma. Gli faceva menare le mani, gli muoveva la lingua in insulti, gli hackerava le mani che scrivevano “troia” sui social media della compagna, lo aveva convinto che lei fosse una schifosa infedele. Però adesso siamo tutti tranquilli e soddisfatti, il tipo ha capito che la salute (la sua) è importante e si curerà. Quanto ci vorrà per guarire alla donna che ha torturato per anni è irrilevante. E francamente non importa un piffero a nessuno.
Se quelli sopra sono gli anziani e gli adulti (ricchi) questi di seguito sono i giovani spiantati:
3. “Bazzano (Bologna), a 11 anni viene aggredita e palpeggiata in stazione. Un ventenne italiano arrestato per violenza sessuale aggravata.”
4. “Milano, ragazzina di 17 anni molestata sul tram e minacciata con una mannaia: «Sei violentabile». Arrestato l’aggressore 24enne (nda: italiano pure lui, a scanso di equivoci).”
In ambo i casi, la bambina e la ragazza hanno reagito, hanno cercato di fuggire e sono state inseguite dagli assalitori. Ma sapete, uno a detta dei testimoni sembrava “fatto” e l’altro ha precedenti penali, per cui il giro è completo: dal finissimo sommelier al coatto di periferia, la fratellanza dei virili predatori patriarcali non può avere fondamento diverso dalla violenza. Purtroppo, nessuno di costoro dichiara di volersi curare da quest’ultima, che è la loro vera tossicodipendenza.
Maria G. Di Rienzo