1. Nemmeno il coronavirus li ferma:
16 marzo 2020 – Donna accoltellata in casa nel Milanese: cinque fendenti al torace, ricoverata in gravi condizioni. Arrestato il figlio.
“L’uomo, alterato dall’alcool, ha aggredito la madre al culmine di un litigio.”
E dopo “Altered Carbon” Netflix produrrà “Altered Son”, un agghiacciante affresco del futuro anno 2020 ove si illustra come la triste sinergia di Genepy e Sfurzat con l’irritazione produca figli assassini. Come, siamo già in quell’anno? Ah be’, sì be’…
17 marzo 2020 – Bologna, cerca di uccidere la ex al centro commerciale, accoltellandola al volto.
“La donna si è difesa; prognosi di 30 giorni. L’uomo deve rispondere di tentato omicidio.”
Vi è concesso provare un minimo di compassione per la vittima, anche se l’articolo sottolinea che “si è fidata” (stupida come tutte le donne) e ha risposto alla richiesta di incontro: si è difesa. Se il terrore l’avesse paralizzata, come spesso succede, il “minimo” contrattuale sparisce – sappiatevi regolare.
18 marzo 2020 – Roma, accusato di violenze sulla moglie: sospeso il pg della Cassazione Mario Fresa.
“(…) tra i due era nata una discussione per motivi di gelosia che era terminata appunto con un fortissimo pugno alla tempia ricevuto davanti alla tata del figlioletto dei due coniugi.”
“(la donna) accusa il magistrato di “averla colpita con un pugno alla tempia in casa al termine di una lite” (sette giorni la prognosi) e minacciata “di portarle via il figlio se avesse sporto denuncia”.
Dunque, l’aggressione ha una testimone e manda la donna in ospedale con sette di giorni di prognosi, ma si tratta di una mera accusa: sarà vera? La tizia ha pagato la babysitter perché dichiarasse il falso? Si è tirata il pugno in testa da sola? Ma comunque niente paura, anche se fosse stato proprio il marito quest’ultimo non aveva più il controllo di sé a causa della gelosia. E come mai era geloso, cosa aveva combinato la tizia per agitarlo così (poverino)? Diciamocela tutta: se il violento è un procuratore generale meglio andarci con i guanti di velluto.
2. Prima di chiedere la beatificazione per Pornhub fate un supplemento di indagine:
Che nobiltà d’animo, che generosità! Pornografia gratis per gli sfortunati italiani chiusi in casa! I quali potranno così avvallare i contenuti del sito che raffigurano vittime di traffico a scopo di sfruttamento sessuale:
https://www.washingtontimes.com/news/2020/mar/10/ben-sasse-doj-investigate-pornhub-sex-trafficking/
oppure bambine vittime di stupro:
https://www.bbc.com/news/stories-51391981
3. Raccogliete informazioni sulla pandemia solo tramite canali ufficiali:
Cioè il numero unico nazionale del Ministero della Salute 1500 e i numeri verdi delle Regioni, a meno che non vogliate sentirvi dire che il coronavirus si cura tenendo un incenso sotto il naso mentre si balla la quadriglia.
Domenica scorsa, mentre passeggiava frettoloso in Via Tritone a Roma per raggiungere il negozio di alimentari arabo – l’unico presente su quella strada – ove comprare cibo italiano, un signore confuso pensava ossessivamente: “Come faccio a restare al centro dell’attenzione, cosa cavolo mi invento?” Ecco la risposta:
“La Lega attiva un servizio gratuito per rispondere alle vostre domande. Metteremo a disposizione i nostri tecnici con numeri di cellulare ed un indirizzo mail. Cercheremo di dare risposte precise.”
Lega: Lungimiranti Epidemiologi Gozzovigliano Allegri cercando di lucrare consenso dalla sofferenza di un intero Paese.
4. Fra tante disgrazie ci mancava questa:
Il programma televisivo “Porta a Porta” è tornato in onda ieri. Che Bruno Vespa vi sia lieve (lo so, è impossibile).
5. Però una buona notizia (relativamente, s’intende) c’è:
La seconda serie di “The Mandalorian” è in arrivo e anche i dirigenti di Disney+ fanno mostra di magnanimità regalandovi la prima puntata su Italia 1 (22 marzo p.v., h. 23.30), per il resto dovrete pagarli. Io me la guarderò da qualche parte sul web, con calma, in lingua originale – tanto i dialoghi non sono davvero granché – sperando che il Mandaloriano si decida ad accudire Baby Yoda come si deve. Un bagnetto vogliamo farglielo? Cambiargli il vestitino ogni tanto?
Io ci metto il cibo:
Maria G. Di Rienzo