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Posts Tagged ‘sciacallaggio’

… è doveroso un pensiero per i più bisognosi.

L’Ansa riporta in data odierna che il “maestro della cucina italiana” Gianfranco Vissani è “triste e amareggiato”: non potrà vendere il cenone di fine anno nel suo ristorante a causa delle misure sanitarie di prevenzione per il coronavirus.

E’ inoltre “imbestialito” perché ieri o oggi noi italiani/e “in migliaia” abbiamo fatto la spesa nei supermercati mentre “noi ristoratori siamo costretti a chiudere i locali che al massimo ospitano 50-60 clienti, è una vergogna” ed è insoddisfatto degli aiuti provvisti dal governo (che, sarà bene ricordarlo, non è tenuto a fornirli): è convinto che in Giappone e in Germania siano a disposizione dei suoi colleghi “centinaia e centinaia di miliardi”.

Stasera il bisognoso sarà solo, “a Casa Vissani” (e già mi sento in colpa perché, per esempio, noi siamo in due, in una casa popolare in cui piove dentro) e secondo l’Ansa “annuncia” (annunciaziò!):

“Mi apro una scatoletta di caviale, quello che avevamo comprato per le festività se fossimo restati aperti e brinderò con uno spumante rigorosamente italiano.”

Sig. Salvini, potrebbe cortesemente lanciare una colletta a suo favore su TikTok o passare a fare del volontariato consegnandogli dei generi di conforto? Penso a una borsettina con un paio di bistecche di manzo Kobe giapponese (più di cento euro cadauna), un melone Yubari (10.000 euro prezzo medio), caffè Kopi Luwak (100 euro l’etto), ricotta d’asina della Serbia (1.200 euro al chilo), formaggio svedese di latte d’alce (1.000 euro al chilo), guarnita di un coro di “va’ a quel paese” rigorosamente italiano.

Maria G. Di Rienzo

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foto di Fabiola Mastrota

(l’immagine è di Fabiola Mastrota)

Sulla stampa oggi:

“Il Covid è una truffa, liberiamo l’Italia” – La destra porta i negazionisti in piazza

Una grigliata a Courmayeur si è trasformata in un focolaio Covid: raddoppiati in tre giorni i contagi in Valle d’Aosta

Roma, chiuso locale a luci rosse a Testaccio: violate norme Covid, all’interno 60 persone

Manifesto esposto all’esterno di un pub milanese…

pub milano

… ma all’interno non va meglio:

“Entri e non ti misurano la temperatura, mascherine dei camerieri o inesistenti (barista) o portate con naso scoperto, solo un cameriere l’aveva addosso portata come si deve, bravo lui. Prima di entrare ci son questi cartelli a mo’ di minaccia per i clienti, entrando tutto il locale tappezzato di questi fogli. Norme anti covid inesistenti, chissà cosa succede in cucina.” (Un cliente)

Matteo Salvini il 20 agosto:

“Occhi aperti, perché a quanto sento qualcuno ha voglia di prolungare lo stato di emergenza per mesi e mesi. Ora gli italiani stanno usando la testa, ma questi tarati vogliono trasformare le scuole in lager, con i banchi con le rotelle…”

Massimo Boldi il 16 agosto:

“#bastaparlaredicovidintv – Il continuo martellamento fatto dalla stampa dai giornali e telegiornali nonché da programmi dedicati, crea nella mente della gente uno scompenso psicologico peggio di come aver subito un’aggressione in pieno giorno” (Stendiamo velo pietoso su “peggio di come”)

35.483 morti di Covid in Italia al 31 agosto 2020. No comment.

Maria G. Di Rienzo

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“Sono 3.296 i malati per coronavirus in Italia, con un incremento di 590 persone in più rispetto a ieri e 148 i morti, 41 in più. Il nuovo dato è stato fornito dal commissario Angelo Borrelli nel corso della conferenza stampa alla Protezione Civile. La fascia di età è dai 66 ai 94 anni. Si tratta di persone fragili, per la maggior parte con diverse patologie. Il dato dei positivi è di 3.296 con un incremento di 590 persone. Il 54% del totale sono in Lombardia.” Questi i dati di oggi.

Finalmente il Presidente della Repubblica si è rivolto alla nazione con un discorso sul merito – ce lo auguravamo e lo aspettavamo in tanti – ed è stato talmente sobrio, essenziale, preciso e congruente da sembrare un alieno.

Del circo delle “ospitate” televisive, radiofoniche e giornalistiche non ne possiamo più: chi ha incarichi di governo faccia il suo lavoro nei luoghi preposti a tale scopo, che sono Parlamento e Ministeri, non Agorà, ne’ Radio Capital, ne’ Libero.

Il mondo dell’informazione, se ha ancora un minimo di decenza, smetta di fare da amplificatore a pagliacci ambosessi dall’ego straripante che non sono competenti ne’ in materia di istituzioni ne’ in materia di sanità pubblica e aumentano la comprensibile ansia che accompagna la crisi. Dateci NOTIZIE verificate, non le “opinioni” urlate di Sgarbi o Meluzzi.

E il Vaticano riporti a dimensioni civili le esternazioni del suo dipendente Livio Fanzaga su Radio Maria, anche perché le condizioni mentali del sacerdote destano preoccupazione: se prima assicurava che l’epidemia “è stata mandata dalla Madonna di Medjugorje” per indurci al pentimento, adesso è certo che “con la diffusione del Coronavirus si sta realizzando il periodo di Satana”.

Date un’occhiata a questo Paese e fermatevi. Riflettete. Non cercate di lucrare sulla sofferenza, sulla fatica e sull’impegno delle italiane e degli italiani. Meritiamo rispetto.

Maria G. Di Rienzo

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Scaffali vuoti e zuffe nei supermercati, truffa dei tamponi a domicilio, notizie false e denunce per procurato allarme, disinfettanti e mascherine che costano come diamanti: tutto questo è disturbante e ignobile quanto era prevedibile, perché in condizioni di ansia e incertezza estreme ci sono molte persone che danno il peggio di se stesse, mentre i farabutti conclamati tentano di volgere la situazione in profitto.

Quel che non riesco a sopportare, attualmente, sono i sedicenti “padri” che esternano – di continuo – la loro comprensione per le preoccupazioni dei “figli” (il popolo italiano) infilando un’idiozia dietro l’altra e facendo sfoggio di onniscienza e/o onnipotenza. Un caso è quello del vescovo Massimo Camisasca, che vede un’emergenza sanitaria come “un’occasione di ravvedimento e conversione”, poi si domanda pensoso da dove venga il coronavirus e così si risponde (ma non occorreva ce ne rendesse edotti): “Dal cuore della Cina, non certo dal cuore di Dio, ma è anche vero che Dio si sta servendo di esso per richiamarci tutti a uno sguardo più profondo sulla nostra vita”.

E’ anche vero: Dio gli ha mandato un messaggio al proposito su Tik Tok proprio ieri, ma non ve lo mostrerà, perché dovete aver fede.

Poi c’è “Jackal” Salvini, che invoca la crisi di governo nel momento in cui averla getterebbe la nazione nel caos più devastante, straparla di barconi, ulula contro governatori di regioni in cui non ci sono focolai dell’epidemia e se ne esce in (infiniti) post di questo tipo:

24 febbraio – “Non è il momento delle mezze misure: servono provvedimenti radicali, serve l’ascolto dei virologi e degli scienziati, servono trasparenza, verità e un’informazione corretta, servono controlli ferrei ai confini su chi entra nel nostro Paese. Già da oggi sarò in Lombardia, poi in Umbria, a Roma, in Veneto, in Trentino e ovunque ci sarà bisogno.

Capito? Lui incorpora tutto quel che serve: è allo stesso tempo provvedimento radicale, virologo, scienziato, trasparente e vero nonché divulgatore di informazioni corrette e bastione ai confini. Erede di Edoardo il Confessore e dei re suoi successori, ritenuti in grado di guarire la scrofola, imporrà le mani sui sofferenti – probabilmente lasciando macchie d’unto e Nutella – e tutto andrà a posto.

Il giorno in cui il suo staff gli scrive questa ed altre scemenze, partecipa a una cena con 1.500 sodali leghisti giunti a Genova da Piemonte, Lombardia e Veneto. Partecipa anche, ovviamente, il governatore ligure Giovanni Toti, il quale dispone con ordinanza la sospensione di manifestazioni pubbliche o aperte al pubblico un’ora dopo. Alle 22.49 andava bene farsi i selfies con Salvini durante un assembramento, a mezzanotte la carrozza si è mutata in zucca e il coronavirus è diventato un problema.

C’è una sola cosa buona che può uscire dalle grandi difficoltà di questi giorni e cioè che gli italiani si rendano finalmente conto di non poter affidare la cosa pubblica a cialtroni e incompetenti, ma non oso sperarvi.

Maria G. Di Rienzo

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