Com’è noto alla maggior parte delle persone che mi leggono, nutro purtroppo profonda idiosincrasia per gli italiani che massacrano la loro propria lingua. E’ una tendenza in aumento – abbiamo nel paese un’alta incidenza di analfabetismo di ritorno – e vieppiù mi infastidisce quando è espressa da individui che usano la lingua italiana come strumento nelle loro professioni (giornalisti, insegnanti) o da individui che pretendono di avere la verità in tasca e di doverla non condividere ma imporre a insulti e urla isteriche.
E’, quest’ultimo, il caso dell’illuminato “guaritore” che ultimamente ha indirizzato una misogina “lettera aperta” alle donne (la riporterò via via NON CORRETTA), da lui ritenute responsabili per qualsiasi problema di salute dei figli che mettono al mondo.
Naturalmente trattasi di una goccia dell’oceano di immondizia in cui i media, mainstream e social, annegano le donne 24 ore al giorno e potrei ignorarla a tutto vantaggio della mia serenità e del mio tempo. Non lo faccio per due motivi: 1) chi è incinta o chi ha bambini malati non merita ne’ di essere offesa, ne’ di essere messa in pericolo da “prescrizioni” e “pratiche” tirate fuori come conigli dal cappello dal primo squinternato che passa; 2) trattasi di documento emblematico del massacro linguistico di cui ho detto e spiega in se stesso la ragione principale della mia idiosincrasia: parafrasando Nanni Moretti chi scrive male pensa male e vive male – e persino fa vivere peggio gli altri.
Prima parte della tesi del guaritore: Le malattie non esistono, però io che sono un povero ignorante (falsa umiltà) posso curarle tutte, solo con la mia terapia si resta vivi e in salute.
“LETTERA APERTA DI SALVATORE
A tutte le donne che non si dovrebbero sposare, perché rovinano i loro figli, dico questo, il mio cuore è spezzato per quante email arrivano perché io possa curare e guarire bambini di pochi mesi o pochi anni, per esempio una bambina che nasce con la sindrome di Johanson–Blizzard.
Un’altra bambina che è nata con insufficenza renale e da 5 anni fa dialisi, bambini che nascono con la leucemia, bambini che nascono con la sclerosi, epilessia, con la sla e tante tante altre malattie.
Io mi chiedo, durante i miei 45 anni di attività d’informazione che le malattie non esistono e che esiste solo l’alterazione dello stato di salute che assieme a tutte le altre sporcizie interne crea quello che i medici catalogano come “malattie” e ne hanno catalogate più di 5300, ora se io sono in grado di curare ogniuna di queste malattie, se me lo permettessero, significa che io sono Gesù Cristo tornato sulla terra, ma io non lo sono, sono un semplice ignorante, non conosco neanche il corpo umano. Mi chiedo ancora dal momento in cui tutti questi anni tutti coloro che erano ammalati perché alimentati in modo innaturale, anche se si professano vegetariani o vegani, tutte grande cazzate perché sono tutti ammalati, questa gente solo con la mia terapia può ritrovare la salute e la vita.”
E’ difficile trovare il filo del discorso, vi capisco. Il dato principale è mettere in un unico calderone malattie genetiche ereditarie, malattie congenite, tumori ecc. che hanno origini diverse e necessitano di cure diverse e persino di diversi tipi di prevenzione, indossare il costumino di Mago Zurlì e dire: con un colpo di bacchetta magica (la mia terapia) tutto svanirà. Questo è palesemente falso e assai pericoloso. Inoltre, cancella con un megalomane colpo di spugna secoli di ricerca scientifica.
Scusate se vi annoio un attimo con un riassunto utile alla comprensione delle dimensioni di ciò di cui parliamo. Io non mi definisco una semplice ignorante, ma non ho studiato medicina e presumo che anche molti dei lettori non l’abbiamo fatto. Perciò ecco quello che ho derivato dai miei studi – formali sino al diploma di terza superiore, informali da quando so leggere (cioè da prima di andare a scuola e per un totale di anni 51, con cui batto i 45 di Salvatore…).
Lo sviluppo delle teorie evoluzionistiche ha creato la genetica. Darwin e Wallace avevano descritto tramite le loro ricerche come le specie evolvessero in nuove forme (1859, “L’origine della specie”) ma non conoscevano esattamente il ruolo giocato dai geni in tale fenomeno. Più o meno nello stesso periodo un monaco austriaco, Gregor Mendel, descrisse l’unità dell’ereditarietà come una particella che non cambia ed è trasmessa alla generazione successiva e il suo lavoro sta alla base della comprensione dei princìpi della genetica ancora oggi. Haeckel, sempre nella stessa epoca, predisse correttamente che il materiale ereditario si situava nel nucleo e Miescher dimostrò che tale materiale era un acido nucleico. Gli acidi nucleici sono macromolecole che conservano e trasportano l’informazione genetica.
I geni umani si trovano all’interno di ognuno dei nostri 46 cromosomi e determinano le nostre caratteristiche fisiche, la nostra crescita e il funzionamento di tutto il nostro organismo. Anomalie genetiche presenti già alla nascita causano disabilità fisiche e mentali o persino il decesso. Possono essere causate da fattori genetici, fattori ambientali o una combinazione di entrambi.
Ciascuno di noi riceve metà del patrimonio genetico dalla madre e metà dal padre: abbiamo il 50% di probabilità di ereditare una malattia genetica (ereditarietà dominante) se un genitore, malato o portatore sano, ci trasmette il gene difettoso. Alcune forme di nanismo e di malattie del tessuto connettivo sono trasmesse in questo modo.
Altre malattie sono ereditate se entrambi i genitori ne sono portatori sani e trasmettono al figlio il gene anomalo, come nel caso della fibrosi cistica: in questo caso (ereditarietà recessiva) abbiamo il 25% di probabilità che il figlio sviluppi la malattia. Fanno parte di questo gruppo anche i disturbi congeniti a carico del metabolismo (l’insieme delle reazioni chimiche che avvengono nell’organismo).
Altre malattie ancora sono legate al cromosoma X, con la percentuale del 50% di trasmissione, ove la madre è portatrice sana di un gene anomalo, le sue figlie possono a loro volta diventarne portatrici sane e i figli sviluppare la malattia, come per l’emofilia.
Abbiamo poi le anomalie cromosomiche, di solito causate da un errore che si verifica durante lo sviluppo dello spermatozoo o dell’ovulo e si traduce in un numero insufficiente o troppo alto di cromosomi, oppure cromosomi danneggiati o in posizione errata, come per la sindrome di Down (il cromosoma 21 ha una copia in più o c’è del materiale in più proveniente da tale cromosoma).
Alcune malattie congenite sono causate dalla combinazione di fattori genetici e fattori ambientali (teratogeni): si ereditano geni che predispongono alla tal patologia ma non la si contrae a meno di essere esposti a deteminate sostanze: farmaci, alcool, agenti infettivi (per esempio malattie sessualmente trasmissibili), sostanze chimiche, eccetera. Prendiamo una donna incinta che per lavoro maneggia solventi organici – sostanze chimiche che ne sciolgono altre come diluenti, sgrassatori, sverniciatori – o pesticidi: l’ambiente in cui si trova, oltre a essere ovviamente rischioso per lei, aumenta il rischio di malattie congenite per il feto.
Tramite ecografia, analisi del sangue e amniocentesi si possono diagnosticare alcune malattie congenite prima del parto: sia quelle strutturali (malformazioni cardiache e dell’apparato urinario, spina bifida) sia quelle cromosomiche (sindrome di Down).
Fine dell’esposizione. Come i mangiarini naturali del Mago Salvatore – nomen omen – possano intervenire sull’ereditarietà genetica (ricordate? Una particella che non cambia ed è trasmessa alla generazione successiva) non è dato sapere. Ma torniamo al suo commovente appello alle donne che, dopotutto, sta facendo con il cuore in mano e i polsini insanguinati:
Seconda parte della tesi del guaritore: E’ colpa vostra, cagne ingorde e schifose che siete sempre in calore.
“Adesso dico questo, se la natura non fa salti e non crea bimbi mostruosi, non l’ha mai fatto, se ciò avviene secondo voi di chi è la colpa? Di Dio? Della Natura? O di quelle porche che mangiano come scrofe e distruggono il sistema immunitario dei loro figli e dopo la loro nascita li alimentano con il plasmon e con le farine decimozero di quella multinazionale che ha massacrato tutti i bambini, rendendoli stitici e ammalati, lo chiamano mulino celestino rosa pallido.
Ora come in altri video ho sempre detto a queste madri, volete fottere? Andate nei bordelli!
O prendete per strada chi volete e ve lo portate a casa!
Ma non mettete al mondo creature rovinate per tutta la vita, quelli che Gesù Cristo disse: “lasciate che i bambini vengano a me”
Guai a coloro che osano far del male ai bambini, pagheranno il fio delle loro colpe!
Se non siete capaci di leggere il mio video come si inizia la depurazione del corpo fisico e psichico e inoltre spiego come alimentarsi durante la gestazione e dopo la nascita del bambino, cosa bisogna dargli per alimentarsi e non prendere mai nessuna malattia, quello che è accaduto duranti gli anni che io informo le persone nessuna di queste madri ha avuto mai un bambino menomato o malato.
Quindi quando avete il desiderio di fottere fate una bella doccia di acqua fredda e il desiderio vi passerà subito ed eviterete di distruggere una vita umana, che poi la colpa la darete sempre agli altri.”
Cominciamo con il nostro moderno appetito da luride maiale, perché in passato non sono MAI nati bambini malformati eccetera. Quindi, chissà cosa aveva mangiato la mamma-scrofa di Woody Guthrie (1912-1967) diagnosticato come affetto dalla malattia – o “corea” – di Huntington nel 1952. Trattasi di malattia genetica neurodegenerativa che affligge la coordinazione dei muscoli e la capacità cognitiva, sicuramente causata da pomodori verdi fritti in quantità industriali (madre) e tonnellate di plasmon (figlio).
Ma prima ancora, cosa mangiava sua altezza scrofa mamma di re Carlo II di Spagna? E quanta farina “decimozero” gli avrà buttato giù per la gola?

Come si può osservare da tutti i ritratti, sua maestà era affetto da prognatismo e cioè la sua mandibola sporgeva rispetto all’osso mascellare. Soffrivano di prognatismo la maggior parte dei membri della famiglia reale asburgica, tanto che la condizione è definita spesso ancor oggi “mento asburgico”. Il prognatismo occorre quando si ripetono matrimoni tra consanguinei: i difetti genetici inespressi nei nostri cromosomi, tramite la consaguineità si rinforzano e si manifestano.
Il che è stato il caso anche per i difetti genetici del faraone Tut (frequenti matrimoni fra fratelli e sorelle), che camminava con il bastone com’è visibile dall’immagine che viene dalla sua tomba.

Chi ha esaminato la mummia di Tut ha trovato le prove della curvatura della spina dorsale e della malformazione dei piedi. In aggiunta il poveretto si beccò la malaria e morì a un’età stimata fra i 17 e i 19 anni. Cosa mangiasse la sua porca madre potremmo andare a ricercalo, ma come avete già capito sarebbe una pura e assai idiota perdita di tempo.
Infine: Salvatore implora gentilmente le scrofe di non sposarsi “perché rovinano i loro figli” e suggerisce, in un epoca e in un paese in cui sono accessibili pillole contraccettive e preservativi, che tali figli scaturiscano dal “desiderio di fottere” delle scrofe, per cui è meglio che le suddette vadano nei bordelli (a fare le prostitute?), si accoppino con il primo sconosciuto che passa per strada o si facciano una doccia fredda per calmare i bollori.
Mago Zurlì, non ci siamo. Sembra quasi che una donna possa concepire solo all’interno di un regolare matrimonio. Ho capito, come lei dichiara, che non conosce il corpo umano, ma dovrebbe almeno sapere che al concepimento è necessario solo l’incontro di un ovulo e uno spermatozoo in condizioni favorevoli, non un certificato del Comune ne’ la benedizione di un prete qualsiasi. Dovrebbe anche sapere che la misoginia (l’odio per le donne) non ha mai curato una beata mazza ed è di assoluto detrimento per la salute femminile. Perciò, per favore, smetta di vomitarcela addosso. Maria G. Di Rienzo
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