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17 maggio 2020, Fabio Tuiach – consigliere comunale di Trieste, ex Lega e Forza Nuova – esterna:

Oggi è la giornata mondiale contro l’omofobia ma io non sono omofobo, mi fa solo schifo vedere i froci che fanno sesso con il culo (…)”

Quest’autorevole “opinione” scatena purtroppo la nostra curiosità: dove li vede il consigliere? Pornografia online, saune, bagni pubblici?

Sig. Tuiach, innanzitutto basta evitare di cercare e molto difficilmente si trova; in secondo luogo scovi piuttosto un corso decente sulla sessualità umana e lo frequenti: anche se non dovesse imparare nulla, il che è abbastanza probabile, almeno si stupirà delle centinaia di cose differenti che le persone (gay, lesbiche, bisessuali, etero ecc.) apprezzano a letto e scoprirà che la penetrazione, per fare del buon sesso, non è obbligatoria.

C’è un’altra faccenda che mi incuriosisce: che fine ha fatto il suo arruolamento nella Legione Straniera?

legione

https://lunanuvola.wordpress.com/2019/12/05/il-legionario/

E’ stato così scarso da aver fallito la selezione?

L’ha passata ma i legionari erano troppo carini e gentili rispetto a lei, sembravano quasi “froci”?

Il feroce sergente Duchamp l’ha presa di mira? (“Tu, stronzo italiano, cento flessioni e cinquanta giri di campo e vediamo se ti ricordi cos’è l’educazione!”)

O avere vicino ogni giorno il commilitone di colore, come nell’immagine sopra, era insopportabile?

Chissà. Potrebbero persino averle detto: lei è troppo gonfio di odio per far parte di una comunità umana, persino quando lo scopo della stessa è addestrare persone a combattere, ferire e uccidere.

Maria G. Di Rienzo

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“Fabio Tuiach lascia Trieste per arruolarsi nella Legione Straniera – Il consigliere comunale Fabio Tuiach ha deciso di cambiare vita, almeno per un po’. Dopo aver scatenato forti polemiche per essersi detto «offeso» in quanto cattolico perché «Liliana Segre ha detto che Gesù era ebreo», il consigliere di minoranza del gruppo misto del consiglio comunale di Trieste va oltralpe, per arruolarsi nella Legione Straniera in Francia.”

Stanti i suoi contributi alla politica – tipo la mozione contro il Gay Pride a Trieste, in cui proponeva di chiedere alla Diocesi di organizzare, “con tutti i cattolici, un rosario pubblico riparatore dell’abominio” – e le sue esternazioni (“Il femminicidio è un’invenzione della sinistra”, “Cucchi era un drogato e se l’è meritato”, “Maometto era un pedofilo”) c’è chi dice che questa sua decisione di lasciare l’Italia si configuri come un guadagno per il nostro Paese.

A prima vista, la Legione sembra essere il posto ideale per il sig. Tuiach:

1) fra i requisiti per la selezione in quel di Aubagne non figura l’istruzione;

2) l’addestramento delle reclute è definito sovente con l’aggettivo “brutale”, ma un ex pugile è probabilmente in grado di sostenerlo senza eccessiva sofferenza;

3) se dovesse vergognarsi di tutte le magre figure in cui è incorso, la Legione consente a chi si arruola di farlo sotto pseudonimo (o “identità dichiarata”, un tempo era obbligatoria giacché il corpo era per lo più composto da delinquenti acclarati e persone che avevano comunque problemi a vario titolo con la giustizia).

Poiché storicamente sulla carne da macello (guerra) i potenti che la usano non sono schizzinosi, la Legione ha sempre accolto persone di colore e ebrei senza alcun problema: fra gli individui famosi che in passato ne fecero parte ci sono Eugene Bullard, il primo pilota afro-americano, nonché gli ebrei Léon Ashkenazi (filosofo e rabbino) e Arthur Koestler (scrittore, giornalista e anche lui filosofo). Al giorno d’oggi l’attitudine non è diversa ed è rispetto a ciò che il sig. Tuiach potrebbe sperimentare qualche difficoltà. Il secondo punto del Codice d’Onore dei legionari infatti recita:

“Ogni legionario è tuo fratello in armi quali che siano la sua nazionalità, la sua razza o la sua religione. Gli riservi la medesima intima solidarietà che unisce i membri di una stessa famiglia.”

Se alla fine dovesse gettare la spugna, quindi, sappiamo già perché.

Maria G. Di Rienzo

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