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Amore

(L.O.V.E., di Ursula Rucker, poeta contemporanea nata nel 1961, trad. Maria G. Di Rienzo. Ursula, di orgini afro-americane e italiane, ha collaborato con numerosi musicisti intessendo i suoi versi in trame soul, hip-hop e jazz.)

ursula

A.M.O.R.E.

In questo giorno

non ci saranno discussioni su guerra

o politica

o disastro

o morte

L’amore è vivo oggi

perciò parleremo solo d’amore

Ci sarà solo amore

sulla lingua

e il labbro

e nel cuore

e nel pensiero

E non sarà l’amore tipo Hollywood

ne’ l’amore televisivo

ne’ l’amore del romanzo da discount

e certamente, non l’amore della musica in voga

Amore

Amore

Capite, amore

Amore su cui si è lavorato

come nei giardini e nelle tesine scolastiche

Amore che è stato nutrito, come si nutrono i bambini

e sì, come i bambini

amore che cade, si fracassa persino, brucia

ma si spazza di dosso le ceneri, si sistema… e si erge

si erge

più brillante di prima

Amore-fenice

sì, amore-fenice

perciò, parliamo solo d’amore

Amore che guarisce

non amore erbaceo o amore da banco

amore davvero guaritore

come l’amore divino

come l’amore di madre

l’amore di un’amante

l’amore di una bambina

Come, l’amore della migliore amica

e l’amore che cambia il mondo

Amore umano

Gli umani amano

Amore soffice

amore duro

solo amore

Godetevi questo nuovo giardino

Lavorate a esso insieme e sarà perenne

Crescerà… anno dopo anno

Sarà bellissimo

Vincerà nastri blu e ogni cosa

La gente verrà da molto distante solo per vederlo

e desidererà averlo

avere questo tipo di giardino

questo tipo di…

amore

Amore

giardino delle quattro stagioni

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La fenice non muore

(“The Phoenix again” di May Sarton, nome d’arte della poeta, romanziera e saggista Eleanore Marie Sarton: Wondelgelm, Belgio, 3 maggio 1912 – York, Usa, 16 luglio 1995. Trad. Maria G. Di Rienzo.)

la fenice

Sulle ceneri di questo nido

che l’amore ha intessuto con fuoco mortale

la fenice si prende il suo riposo

dimenticando ogni desiderio.

Dopo la fiamma, una pausa,

dopo il dolore, rinascita.

Obbedendo alle leggi di natura

la fenice va alla terra.

Non la puoi chiamare vecchia

non la puoi chiamare giovane.

Nessuna fenice può essere rivelata,

questa è la fine della storia.

Lotta ora da sola

contro la morte e il dubitare di sé,

ma sotto la superficie dell’osso

le ali stanno spingendo per uscire.

E in una fredda notte stellata

qualsiasi cosa tu creda

la fenice prenderà il volo

sopra oceani di sofferenza

per cantare la sua esaltante canzone

ad astri e onde e cielo

perché ne’ vecchia ne’ giovane

la fenice non muore.

loto

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