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Posts Tagged ‘edizioni stelle cadenti’

Sabato 3 ottobre 2015 (dalle ore 15) / domenica 4 ottobre 2015 (sino alle ore 18) a Bassano in Teverina seminario su: I circoli femminili di consapevolezza, l’arte, l’ambiente. La responsabilità verso se stesse, verso le altre e gli altri, verso la natura tutta.

Dalla presentazione di Nicoletta Crocella (in immagine):

Nica

Obiettivo: offrire un tempo di scambio e di reciproco arricchimento personale, emotivo, culturale e sociale, mediante l’incontro con donne di diverse culture, e con le diverse esperienze, studi e ricerche storiche, antropologiche, scientifiche. E fare il punto sul nostro circolo, per sostenerne i progetti futuri.

Metodo: un lavoro attivo teorico pratico dove ognuna sarà corresponsabile dell’andamento dell’attività collettiva, con un coinvolgimento personale globale. Un aiuto verrà fornito dalla proiezione di filmati e dall’uso di strumenti audiovisivi.

Partecipanti: sono invitate tutte le donne che si sono interessate o hanno partecipato ai circoli della luna piena , quelle che ricevono le nostre notizie e che intendono approfondire i temi che abbiamo affrontato in questi mesi, sono ammessi, anzi invitati, gli uomini che ci hanno accompagnato in questa esperienza, e coloro che eventualmente volessero accostarsi ad essa con rispetto ed ascolto.

women circle

Indicativamente avranno il ruolo di conduttrici conduttori Nicoletta Crocella, Mario Palmieri, Maria G. Di Rienzo, di cui saranno messi a disposizione anche alcuni testi, e le donne del circolo della Luna (Miriam, Grazia, Cinzia, Fiammetta, Marinella)

Maria G. Di Rienzo, scrittrice, ricercatrice, esperta della storia delle donne, e formatrice alla nonviolenza, è una delle polarità da cui si muove il nostro lavoro. Il testo della conferenza divenuto poi il libro delle edizioni Stelle Cadenti “La dea sei tu” è una delle ancore di conoscenza non solo intellettuale, ma anche emotiva e coinvolgente, rispetto al prendersi carico della storia delle donne, e della eredità delle generazioni precedenti, per ritrovare il sacro che agisce in noi, il senso del nostro valore, il legame con le altre donne.

Nicoletta Crocella, assistente sociale, formatrice, con esperienza nella conduzione di gruppi e nella formazione e promozione della persona. Esperta di fiori di Bach, femminista ed ecologista, ha seguito per dieci anni il Laboratorio psicologico delle differenze di cui è stata presidente. Dall’incontro con Tanya Duarte e con le cerimonie de il Ritual Feminino ha tratto lo spunto per iniziare una ricerca sul senso magico delle nostre vite, e sulle tracce della magia femminile che le donne prima di noi ci hanno lasciato, spesso in gesti non dichiarati, in usi e cerimonie della vita quotidiana. Ha iniziato così a riunire le donne del circolo della Luna di Bassano in Teverina, di cui sino ad ora ha condotto tutti gli incontri. Il fascicolo “La Luna e noi” raccoglie le esperienze di più di un anno di cerimonie, incontri, corsi.

Mario Palmieri, artista, presidente dell’associazione Stelle Cadenti, a cui il circolo della Luna si appoggia, ha messo a disposizione la sua conoscenza profonda dei Tarocchi e le sue ricerche sulla filosofia ermetica, su testi cabalisti e gnostici, e sulle forme di energia che attraversano i mondi.”

mappa

Interessate/i? Volete saperne di più?

https://ragionandoci.wordpress.com/2015/09/27/preparando-il-seminario-del-tre-e-quattro-ottobre/

Siete nei paraggi e volete partecipare? Ditelo a Nicoletta:

nicoletta@edizionistellecadenti.org

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libreria

Non ne ho mai abbastanza, lo ammetto e me ne vanto persino, sono una librodipendente. E come se non bastasse, cerco di fare proseliti! Quindi, vi va di dare un’occhiata alle proposte dei miei spacciatori di gioia e di senso preferiti… le Edizioni Stelle Cadenti? (brani tratti da un testo di Nicoletta Crocella)

48 secondi, di Maria G. Di Rienzo, pag 180, Edizioni Stelle Cadenti, nov. 2014, €18

Con opere di Grazia Marino, Giovanna Farinella, Nicoletta Crocella

Retro di copertina:

Un mondo regolato da una “democrazia” on line che consulta in continuazione i suoi cittadini, e governato dalle Case Celesti che guidano a vivere un eterno presente senza memoria e senza storia. Su questo sfondo Maria G. di Rienzo ci propone un appassionante racconto con suggestivi richiami ad altre storie ed altra vita. Un libro da leggere tutto d’un fiato, e rileggere con calma per coglierne tutte le sfumature ed i suggerimenti. Con la protagonista scopriamo che ascoltare, osservare oltre le regole predisposte vuol dire incontrare altri mondi, altre persone, avviare una lettura della realtà più ampia, e inquietante, dove una può fare la differenza.

dipinto di p. maliavin

Pubblicazioni di fine 2012

“Manovra poetica bis di quasi ferragosto” di Giuseppe Spinillo, poesie, con un acquerello inserito – € 12

“Schicushi nu cunaf” (addormentati bambinello) di Maria Teresa Messidoro, introduzione di David Lifodi, racconto breve sul Salvador e sul viaggio di una ragazza del paese di San Francisco Echevierra a Giaveno – € 12

“Tra noi nel mondo – dalla Tav al Guatemala – monologo poetico di Nicoletta Crocella organizzato con immagini dal web che accompagnano e scandiscono il testo € 12

Pubblicazioni 2013/2014

“Storie d’acqua”: cartella a tiratura limitata realizzato in occasione del festival dei Laghi 2013, e contenente storie d’acqua dalla penisola dello Yucatan, Messico. Il formato A4, con copertina stampata e dipinta a mano € 15, il fascicolo piccolo € 10.

“Storia di un viaggio… in un altro mondo”: un libretto che racconta in modo piano e veloce il viaggio in Messico, in particolare nella penisola dello Yucatan, con fotografie ed una descrizione sommaria, dedicato anche ai più piccoli. € 12 .

“La speranza/che ci sia la pace/Che viva il Salvador/Mi piacciono i bambini”: percorso di formazione sull’uso della parola raccontato da Nicoletta Crocella: la narrazione di un lavoro di gruppo svolto a Torino, in collaborazione con l’associazione Lisangà di Giaveno, con un gruppo di utenti disabili ospiti durante il giorno di due cooperative. Il libro contiene anche la sequenza dei cartelloni che sono stati prodotti e che sono divenuti il libro finale con il lavoro di tutti i componenti. €15.

“Il commissario Palumbo – Morte di un ragazzo zingaro” di Mario Palmieri: romanzo poliziesco ambientato nel viterbese, con tutti gli ingredienti di suspence, colpi di scena e ironia, e nostalgia per un altro mondo. €15.

“L’ombra del drago” di Nicoletta Crocella, copertina con un’opera di Mario Palmieri, incipit con un’opera di Roberto Marino di sfondo: romanzo breve tra studio e magia. €12.

Offerte speciali:

Per coloro che vogliono avere tutti e tre i romanzi di Maria G. Di Rienzo:

“Il giudizio di Morna”, “Nostra signora della Luce” e “48 secondi”, il costo complessivo è di € 40, comprese le spese di spedizione.

Per chi vuole gli ultimi tre libri usciti:

“Morte di un ragazzo zingaro”, di Mario Palmieri; “L’Ombra del drago”, di Nicoletta Crocella e “48 secondi” di Maria G. Di Rienzo, il costo complessivo è di € 40, comprese le spese di spedizione.

Per chi vuole i racconti di viaggio e gli interventi poetici sull’ America Latina:

“Schicushi nu kunaf”, di Maria Teresa Messidoro – “Tra noi nel mondo”, di Nicoletta Crocella – “Storie d’acqua”, di Nicoletta Crocella – “Racconti di un viaggio in un altro mondo” di Nicoletta Crocella , € 40 comprese le spese di spedizione

Per chi vuole libri sul lavoro di scrittura e scoperta della parola:

“Purtroppo non so scrivere” di Nicoletta Crocella e “La speranza/che ci sia la pace/Che viva il Salvador/Mi piacciono i bambini” di Nicoletta Crocella, € 25 comprese le spese di spedizione.

Per chi vuole libri di poesia:

“Gli appunti di viaggio” di Giuseppe Spinillo, in due libri, € 20 comprese le spese di spedizione.

Per chi vuole libri per bambine e mamme:

“Lettere per nuove bambine” di Maria G. Di Rienzo e Nicoletta Crocella, e “Ci vorrebbero bambine”, a cura di Nicoletta Crocella, con Maria G. Di Rienzo, € 20 comprese le spese di spedizione.

(Offerte a parte, le spese di spedizione in piego di libri raccomandato ammontano a € 3,50 e sono da aggiungere al costo del libro. Fino a tre-quattro libri la spesa è unica. Per il solo mese di dicembre chi volesse acquistare solamente il libro di Maria G. Di Rienzo “48 secondi”, potrà pagarlo € 20 comprese le spese di spedizione E sempre per il solo mese di dicembre, riceverete con l’ordine un piccolo omaggio.)

in libreria

Come ricevere i libri:

Richiedeteli via mail a: nicoletta@edizionistellecadenti.org

La cifra corrispondente ai libri più le spese di spedizione andrà versata sul conto 08/324367 della Bcc di Soriano nel Cimino, intestato a Ass.ne Culturale Stelle Cadenti – IBAN IT 54J 08778 73270 00000 8324367. Basterà comunicare l’avvenuto versamento, i dati relativi e l’indirizzo a cui spedire i libri.

Ricordatevi che:

Le Edizioni Stelle Cadenti pubblicano libri a tiratura limitata in cui si cerca l’intreccio tra testo scritto ed interventi artistici, e si cerca di limitare lo spreco delle risorse del pianeta usando carta riciclata e/o recuperata e pubblicando pochi testi per volta, in base alle richieste ed alle necessità, in modo da non avere giacenze e spreco.

I libri sono rilasciati su licenza Creative Commons, si possono citare o copiare in toto o in parte, per uso non commerciale, rispettando l’attribuzione all’autrice o autore e l’origine del libro. Per ogni altro uso va chiesta l’autorizzazione sia all’autrice o autore e alle/agli artisti intervenuti, che alla casa editrice. Il costo dei libri viene definito in rapporto alle spese vive di stampa e carta, e allestimento. Pertanto, si configura come contributo alla realizzazione del libro. L’associazione Stelle Cadenti è infatti una associazione senza scopo di lucro per l’arte contemporanea e la diffusione della cultura.

Qui terminano i brani di Nicoletta e io chiudo con una citazione:

Il Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon, commentando il Nobel per la Pace a Malala Yousafzai, 17enne: “Con il suo coraggio e la sua deteminazione, Malala ha mostrato ciò che i terroristi temono di più: una ragazza con un libro.”

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48 secondi cop… questo libro sarà fra le vostre mani, grazie a Nicoletta Crocella, alle opere sue e di Grazia Marino e Giovanna Farinella che fungono da illustrazioni e al sogno persistente delle Edizioni Stelle Cadenti.

E’ consigliato con una buona tazza di tè e un miciozzo o un cagnone che vi dorme in grembo, ma andrà benissimo leggerlo anche se sulle ginocchia tenete la testolina del vostro bimbo/bimba o la testona del vostro amato/amata.

Se è scritto bene lo deciderete voi dopo averlo letto, ma posso intanto assicurarvi che si tratta di un libro straordinario. Volete sapere perché? Be’, perché non ho pagato per pubblicarlo, non mi sono autorecensita entusiasticamente sotto falso nome, ne’ ho usato account fittizi per far seguire alla recensione commenti sbrodolanti e una spumeggiante discussione fra me, me e me.

Non ho usato uno pseudonimo e finto di aver scoperto una promessa della letteratura fantastica e me ne sono strafregata dei poveri piccoli pirla convinti che per scrivere fantascienza io abbia bisogno del loro permesso o della loro approvazione. Se non è straordinario questo…

Prenotate, prenotate!

Scrivendo a

nicoletta@edizionistellecadenti.org

o andando sul sito http://www.edizionistellecadenti.org

Maria G. Di Rienzo

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dragon shadow

Ci sono tesori segreti nelle parole, che non troverete analizzando etimologia o grammatica. Sono tesori così preziosi che – come da antiche tradizioni – sulla soglia della comprensione sta un drago, a custodirli. Le loro forme, le forme del pensiero nello spazio, i loro suoni, il loro significato, il perché nascono, come noi creiamo parole e come le parole creino noi… come i suoni si fondano e si differenzino in un canto interiore che preme per uscire alla luce.
Non lo farà prima che la protagonista nel nuovo romanzo breve di Nicoletta Crocella sia pronta. Non lo farà prima che tu, lettrice o lettore, ti sia immerso abbastanza nella profondità delle parole da emergerne soffuso di quella stessa luce, perché la via che le parole del romanzo indicano è la tua vita, e quel che ne hai fatto, e quel che ne farai d’ora in avanti. In quarta di copertina, la sinossi de “L’Ombra del Drago” ci parla del “ritrovamento di un antico manoscritto” e di come ciò conduca la giovane studiosa protagonista a scoprire il valore delle relazioni con altri e altre e l’importanza della realtà quotidiana, che assieme allo studio e all’intuito le apriranno nuove realtà. Infatti, con l’aiuto delle amiche, di un bimbo zingaro, di uomini di buona volontà (e anche quelli di cattiva volontà contribuiscono a modo loro) e sì, pure di topi e di una gatta, la studiosa apprenderà a “trarre da sé il proprio cammino”, come dice parte della poesia che a guisa di spira di drago si snoda lungo le pagine, forte e bella, di una dolcezza aliena dapprima, che diventa via via sempre più “nostrana”, familiare, sempre più nostra.
Pozzo dei mondi
riposa nel tuo sguardo
la tua mano è salda nella carezza
da te trai il tuo cammino
L’incontro
specchio doppio in cui non ti perdi
L’Autrice avrebbe potuto limitarsi a mettere nelle nostre mani una sorta di mantra per il risveglio della consapevolezza, e sarebbe già stato un dono enorme, ma è stata così abile da fornirci invece degli attrezzi finissimi con cui noi possiamo creare mantra a nostro piacimento e nelle forme e nei tempi che più ci aggradano. Mistero, avventura e rivelazioni ci terranno nella storia mentre lo facciamo e impariamo che si comincia a vivere davvero quando davvero si comincia ad amare, a conoscere l’amore come energia e guarigione e lotta e rinnovamento, nonché invisibile ma non intangibile parte centrale di un bel mucchio di concetti che usiamo per indicare ambienti ed esseri viventi con cui siamo in relazione, non ultima la parola “io”.
Doni d’amore: così comincia l’ultimo brano poetico del romanzo – che non riporto per intero per non rovinarvi la sorpresa – ed è quel che l’Autrice dà ai suoi lettori e alle sue lettrici ogni volta in cui scrive, si tratti di analisi politiche o di immagini poetiche. Tra l’altro, Nicoletta è una delle rare persone capaci di tenere insieme le due cose in modo armonico e conseguente, come ha fatto proprio ne “L’Ombra del Drago”.
Dunque, come fate a leggerlo, ora che ve l’ho recensito? Lo chiedete alle Edizioni Stelle Cadenti (il link è a destra, nella categoria “Amiche”) o direttamente a Nicoletta:

nicoletta@edizionistellecadenti.org

Il libro è bello da leggere, bello da vedere in copertina per l’immagine dell’opera di Mario Palmieri, autoprodotto in modo rispettoso per l’ambiente e buonissimo da annusare (come al solito!). Cosa volete di più? Maria G. Di Rienzo

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‘Tis but thy name that is my enemy… (Solo il tuo nome mi è nemico… Romeo e Giulietta, atto secondo, scena seconda)

Ma l'ha scritto un gatto?

Ma l’ha scritto un gatto?

“Qualche volta è sensato per un’autrice usare uno pseudonimo, in particolare quando i protagonisti principali del libro sono maschi, o quando si tratta di un genere che attira molto gli uomini, come la fantascienza militare o certi tipi di fantasy e di thriller.”, dice Anne Sowards, editrice di Penguin, in un recente articolo del Wall Street Journal. Tre degli “autori” fantasy che la Penguin pubblica, K.A. Stewart, Rob Thurman and K.J. Taylor sono donne ma, come vedete, niente nei nomi che usano per firmare i propri libri lo rivela. La nuova promessa del settore con il libro “Città della Magia Nera”, il signor Magnus Flyte, non esiste: si tratta dello pseudonimo di due donne, Christina Lynch e Meg Howrey.

“Con un autore nuovo, ad esempio,” prosegue Anne Sowards, “vogliamo evitare qualsiasi cosa possa indurre un potenziale lettore a metter giù il libro dicendo: non è per me. Quando pensiamo che un testo sia appetibile per i lettori di sesso maschile vogliamo che tutto del libro lo dica, dalla copertina al nome dell’autore.” Le ricerche di mercato attestano che mentre le donne leggono senza problemi i libri firmati da maschi, gli uomini non leggono quelli firmati da femmine, e che questo è particolarmente vero per certi generi della fiction. Chi pensava che i tempi di James Tiptree Jr. (Raccoona Sheldon) e di U.K. Le Guin (Ursula) fossero finiti, è servito. Persino John Scalzi, presidente dell’Associazione americana degli scrittori di fantascienza, ha commentato che J.K. Rowling, l’autrice di Harry Potter, avrebbe potuto avere diverso destino se avesse firmato i suoi lavori come Joanne Rowling. A volte gli statunitensi mi sembrano neanderthaliani infilati a forza in tute spaziali…

Comunque, non so quanto il discorso sia applicabile, nei generi letterari menzionati, alla situazione italiana. Ho l’impressione che per i nostrani appassionati ed editori di sf e fantasy il discrimine possa più facilmente essere la nazionalità dell’autore: chi volete si compri l’ultima ciofeca fantasy di Milena Piripacchi o di Gianfrancesco Mullazzoni quando può avere le infinitologie di George R. R. Martin – che tra l’altro sono trasposte in sceneggiati televisivi di successo (Game of Thrones)? Ma come autrice di sf e fantasy mi devo almeno porre il problema.

Ehi, Nica (la mia meravigliosa editrice che è anche meravigliosa scrittrice, Nicoletta Crocella) che ne dici se per le prossime cose da pubblicare usiamo qualche pseudonimo? Potremmo essere virilmente patriottiche con Bruto Filiomeo, Firmino Semper, Vittorio Maschio, Armando La Flotta; o rifarci al retaggio nordico-vichingo con Hole Palle e sperare ci comprino a Casa Pound; o ancora tentare di appellarci alla sensibilità etnica e diventare il balcanico Ioson Veruom, o il teutonico Mein Katz (sono rari quelli che penseranno correttamente al gatto), oppure sbaragliare l’arena americana con uno straordinario Rocky Phallus!

Be’, tutto sommato credo che resteremo felicemente femmine anche nei nostri nomi. Se non volete leggerci per questo siete voi a perderci, ragazzi. Maria G. Di Rienzo

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  Aperitivo in BIBLIOTECA

PRESENTAZIONE DEL ROMANZO

“Nostra Signora della Luce”

Ancora una storia raccontata con estrema maestria da Maria G. Di Rienzo che ci trascina con sé sotto la cappa grigia di un mondo senza sole.

Ancora una volta con lei ci interroghiamo: quanto contano le nostre azioni, le nostre fedi, nel determinare e descrivere una situazione? Come si può dare un senso ad una esistenza vuota e disperata?

La casa editrice STELLE CADENTI ricerca l’uso di prodotti e materiali che non comportino uno spreco ulteriore delle risorse del pianeta, usando carte riciclate, recuperate, e ogni altro tipo di risorsa che potrebbe venire sprecata, sia come materiale che come testi.

 

 

Armonie – associazione di donne

 via E. Levante 138 – Bologna

 bus 19 – 27a -27b

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(testo della mia presentazione del romanzo “Nostra Signora della Luce” alla Fiera della Microeditoria di Chiari, 13.11.2010. N.B. Fino a domani sera avete ancora l’occasione di partecipare alla Fiera e di conoscere le edizioni Stelle Cadenti… Mi auguro cogliate il suggerimento!)

Come ho immaginato una delle protagoniste, grazie a questo disegno

 

“Nostra Signora della Luce” è essenzialmente un’anti-utopia, classificabile nella fantascienza post-catastrofe. Voi sapete che “utopia” significa “non-luogo”, ma il significato attuale del termine – non solo per quanto riguarda la letteratura – è “luogo buono”, o “luogo perfetto”, dove i problemi del tempo presente sono stati risolti; un’anti-utopia, per contro, può condurre all’estremo i problemi del tempo presente e mostrarci il peggiore possibile dei mondi.

L’utopia e l’anti-utopia sono sempre state usate come forma immaginativa della critica sociale: sembrano distantissime dalla realtà, ma di solito sono una sfida di chi scrive all’assetto presente in cui si trova. Per le donne in particolare, sin dal 1600, scrivere utopie o anti-utopie è stato il poter dare voce a sogni e pratiche di libertà. Il fantastico femminile di questo tipo fornisce, infatti, un’esperienza di lettura trasformativa, e cioè rende ad esempio i lettori consci delle strutture del genere e delle metafore concettuali che le sostengono: abilita quindi i lettori a mettere in questione le cosiddette “verità” quotidiane su cosa sia essere uomini o essere donne.

Le donne che hanno scritto all’interno del genere utopico/fantastico hanno contribuito grandemente a far uscire il genere stesso dalla classificazione “intrattenimento superficiale” (leggi spazzatura) con cui era stato bollato dalle accademie. Vi hanno introdotto psicologia, biologia, filosofia, spiritualità, esperimenti sui ruoli sociali e di genere, costruzione di linguaggi non gerarchici, portando il fantastico fuori dal ghetto: adesso la fantascienza e la fantasy scritte da donne sono soggetto frequente di studi e seminari universitari, di saggi e di cicli di conferenze in tutto il mondo, anche se davvero poco in Italia.

Ci sarebbe molto da scoprire, e sicuramente anche da imparare, se riuscissimo a conoscere qualcun altra, oltre alla bravissima Mary Shelley ed al suo “Frankenstein” del 1818. Perché dopo sono venute Roquia Sakhawat Hussain, femminista musulmana bengalese con il suo “Il sogno della sultana”, nel 1905, dove descrive una segregazione sessuale all’incontrario in un universo alternativo. E dieci anni dopo, 1915, Charlotte Perkins Gilman creerà “Herland”, la “terra di lei” dove le donne si riproducono per partogenesi. E queste saranno le madri simboliche delle future Ursula Le Guin, Marge Piercy, Suzette Elgin, Margaret Atwood, Joanna Russ, Sheri Tepper, Joan Slonczewski, e persino Toni Morrison.

Questo per spiegarvi da cosa nasce la mia propensione ad usare il fantastico per quello che ho da dire, nonché per sottolineare il fatto che non ritengo il genere “minore” o “più facile” rispetto allo scrivere all’interno di un’altra cornice letteraria. Nello specifico, con “Nostra Signora della Luce” ho cercato di affrontare più aspetti del tempo presente proiettandoli nel futuro. Naturalmente, il lavoro risente delle riflessioni che io andavo portando avanti quando è stato scritto, qualche anno fa; queste riflessioni concernevano per lo più i contatti che avevo, ed ho tuttora, con le attiviste per i diritti umani delle donne (che in moltissimi casi sono anche delle attiviste ecologiste) in giro per il mondo, e specialmente in quelli che ora sono i luoghi peggiori, per viverci, del pianeta: tipo l’Afghanistan, l’Iran, l’Iraq, la Palestina, eccetera. I punti di vista di queste donne, le loro fatiche, le loro sofferenze, le loro vittorie, la loro resistenza, il loro coraggio, e le loro incrollabili voglia e gioia di vivere, sono cose che io cerco di trasmettere solitamente con articoli e traduzioni. Le traduzioni sono il più letterali possibile, quindi io sono solo il megafono per la voce di un’altra donna; gli articoli devono, com’è ovvio, presentare dei fatti ed argomentare in modo logico, razionale e convincente delle opinioni. In entrambi i casi c’è certo anche spazio per l’emozione e per i sentimenti, un po’ meno per le sensazioni e le esplorazioni speculative, meno ancora per la presentazione polivocale della situazione basata su queste ultime.

In breve, con “Nostra Signora della Luce” io ho voluto immergermi in una situazione (il classico “come sarebbe se…?”) e descriverla dagli svariati punti di vista dei personaggi. Nella maggioranza degli altri miei lavori io adotto il punto di vista della o del protagonista e racconto la storia come lei o lui la racconterebbe. Usualmente questo tipo di narrazione rende più agevole l’identificazione di chi legge con il personaggio o il provare almeno simpatia e trepidazione per lui (o per lei). In questo romanzo, invece, la cosa non è così scontata, sia appunto perché la narrazione è polivocale, sia perché tutti i personaggi presentano in maggior o minor misura ambiguità e chiaroscuri.

L’ambientazione è la città in cui vivo, il tempo è un lontano futuro, le questioni in gioco sono: le conseguenze di politiche ambientali di sfruttamento e di militarizzazione dei territori, la relazione che con esse ha la libertà delle donne (per esempio, queste politiche tendono ad enfatizzare una gerarchizzazione estrema dei ruoli di genere), il ruolo che la spiritualità può giocare sia sul piano costrittivo sia sul piano della liberazione e della guarigione.

Il sole è scomparso dal mondo, una cappa lo nasconde agli abitanti di questo futuro tranne che per poche occasionali visioni della durata di qualche ora; le relazioni sociali sono normate da una sorta di “vangelo” (la “Rivelazione del Secondo Avvento”) che considera la creatività umana come il peggiore dei mali: in particolare, le macchine e la tecnologia sono le icone della malvagità, perché è attraverso macchine e tecnologia che abbiamo bombardato, distrutto, inquinato, ucciso sino a riuscire persino a separare il pianeta dalla sua stella. La conoscenza dev’essere rigidamente controllata, se si deve scrivere qualcosa non può che essere un commentario o una lode alla Rivelazione del Secondo Avvento, e se si trovano libri che non corrispondono a queste caratteristiche è meglio bruciarli che leggerli. La città agonizza in uno stato di lento ma inesorabile disfacimento, animali non ve ne sono più tranne pochi insetti, le piante continuano a morire. L’unica speranza è appunto il ritorno di dio sulla terra; nel frattempo, nulla può ne’ deve essere fatto per migliorare la situazione.

In questo scenario, il racconto segue – per la prima parte – le vicende di una famiglia, di modo che noi si possa percepire come si vive, o meglio come si sopravvive, giorno dopo giorno, senza luce, fra muffe e oggetti che si disfano, piogge e nevicate continue, in una condizione in cui la costrizione e la sofferenza derivate dal bisogno si pensa di maneggiarle dichiarando la necessità, e financo la santità, della costrizione e della sofferenza. Naturalmente c’è sempre chi deve soffrire un po’ di più, c’è sempre chi è un po’ più peccatore e un po’ meno umano, e il genere femminile che è stato costretto a recitare questa parte per circa 4.000 anni di storia reale, anche nella mia storia fittizia si trova un gradino più in basso. Più esattamente, si trova ad uno dei due estremi dell’oggettificazione sessuale, quello che vuole il corpo femminile completamente coperto a causa degli impuri desideri che suscita negli uomini. All’altro capo di questa linea stanno le ballerine seminude sui cubi delle discoteche, ma chi definisce la linea è sempre e solo lo sguardo patriarcale; le donne devono essere velate o svelate a seconda della volontà degli uomini che stanno loro attorno, per cui nessuno riuscirà mai a convincermi che l’una o l’altra opzione siano scelte libere.

La seconda parte del romanzo vede personaggi che già conosciamo come co-protagonisti prendere il centro della scena e l’ingresso di nuove figure. La situazione politica è cambiata, ed è cambiata in peggio, perché la città è stata conquistata da un esercito religiosamente ispirato che ritiene di avere la “vera” versione della Rivelazione. E questo è stato il mio sberleffo ai fanatici, agli zeloti, ai sedicenti fondamentalisti, ai quali ho praticamente detto: fate attenzione, in nome dello stesso dogma che usate per inneggiare alla discriminazione ed alla distruzione altri possono discriminare e distruggere voi.

La metafora della sparizione della luce per descrivere un’epoca oscurantista è semplice e scoperta. E dal momento che la prima parte del romanzo, a causa di questa oscurità, non offre consolazioni a chi legge, volevo che il finale fosse positivo. Si trattava quindi, nella seconda parte, di rispondere alla domanda: chi riporta la luce alla Terra, chi libera il Sole? I trevigiani potevano resistere e confrontarsi in modo nonviolento con la dittatura militare sino a sconfiggerla, e così accadrà, ma il ritorno del Sole presupponeva sia l’utilizzo di tecnologia avanzata, sia la riscrittura del simbolismo concernente la sua scomparsa. Così, avevo bisogno che qualcuno tornasse dal passato per far funzionare in modo diverso le macchine (e cioè la Rete Climatica che mantiene in essere la cappa che nasconde il Sole), e avevo bisogno che qualcuno raccontasse in modo diverso la storia della scomparsa. Questo è il compito che si assumono una clone umana, priva di qualsiasi indizio rispetto alla situazione attuale e persino rispetto a se stessa, giacché è la copia fisica di una persona ormai deceduta, ma non la copia della personalità che apparteneva a quella persona, e un ragazzino classificato alternativamente come ritardato mentale o indemoniato. Volevo infatti fossero quelli visti come ultimi, i non considerati, i non capiti, i disprezzati, a sollevare la tenda che nel mio romanzo mantiene nel buio non solo i corpi, ma anche la ragione ed il sentimento.

In conclusione, lasciatemi chiudere su un registro leggero, per così dire. Io sono profondamente grata e molto orgogliosa di poter lavorare con una persona come Nicoletta Crocella, per cui credo che il mio romanzo non potesse aver miglior destino che quello di incontrare le sue mani e il suo cuore, e la sua associazione di artisti. Generalmente, la cosiddetta editoria “maggiore” non si prende la briga neppure di leggere una pagina di quel che gli mando, mi propone di pagare io stessa per la pubblicazione (cosa che non sono in grado di fare e non sono disposta a fare), o neppure mi risponde. “Nostra Signora della Luce” vanta però un primato in questo campo. Un editore non “micro” ha effettivamente sfogliato il testo e mi ha risposto che non poteva pubblicarlo: perché era scritto troppo bene. Il mio mondo è effettivamente cambiato, quel giorno. E’ chiaro che non mi trovo più sul pianeta che conosco, su cui sono nata, ma che sono stata trasferita – probabilmente a causa di una distorsione spazio-temporale – in un’anti-utopia per cui i medici che curano male i pazienti sono promossi a primari, i politici che approfittano del loro status per truffare e rubare e spassarsela vengono ossessivamente rivotati, i poliziotti che abusano della loro autorità sono trasferiti a mansioni superiori, e chi non sa fare nulla tranne che vendersi al miglior offerente vince premi per il suo “talento futuro”. Spero di poter tornare in un mondo decente, prima o poi, ma nel frattempo non mi tirerò indietro nel cercare di cambiare questo, e continuerò a scrivere.

Per quanto riguarda il libro, se è scritto bene, troppo bene, male, decentemente, eccetera, gli unici legittimati a deciderlo sono le lettrici e i lettori. Quindi, tocca a voi. Grazie.  Maria G. Di Rienzo

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Microeditoria – Comune di Chiari (Brescia) – Villa Mazzotti

http://www.rassegnamicroeditoria.it

 

12-13-14 novembre 2010 (gli appuntamenti sono moltissimi, ne segnalo due importanti per me)

Venerdì 12/11 – Sala Zodiaco ore 20.30:

Donne e resistenza ieri e oggi

con Lidia Menapace, femminista e pacifista, partigiana,

Luisa Morgantini, già vice Presidente del Parlamento Europeo, tra le fondatrici di Donne in nero, già candidata con “mille donne del mondo” al Nobel per la Pace,

Bruna Franceschini, vicepresidente dell’ANPI Brescia.

Sabato 13/11 – Sala Drappi – ore 15.00:

Nostra signora della luce

romanzo di Maria G. Di Rienzo (femminista, saggista, giornalista), presenta Nicoletta Crocella – Edizioni Stellecadenti.

(L’immagine non è della rassegna, mi piaceva l’idea di illustrarla con una bimba che scrive)

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NOSTRA SIGNORA DELLA LUCE, il romanzo di Maria G. Di Rienzo giunto in dirittura d’arrivo pochi giorni prima della fiera è secondo me un libro importante.

Sconcertante sempre scoprire come le capacità profetiche di una artista riescano ad esprimersi e a dar voce alle nostre peggiori paure, ed a coagulare in un racconto ben scritto, godibile, coinvolgente, la massa di problemi che da soli ci stiamo costruendo per farli divenire la Treviso post cancellazione del sole, rimasta ormai senza animali, se non qualche piccolo insetto, incapace di fare altro che mantenere e rammendare gli oggetti in disfacimento.

La scoperta delle possibilità di vita, la contemplazione, la bellezza, l’ansia con cui la giovane Abra registra la perdita di ogni albero, i segni di sofferenza e di morte che ritrova in un salice, ci porta a guardare con occhio più attento anche alla nostra realtà, alle nostre vite, alla vita delle piante e degli animali intorno a noi. Scoprire una lucciola è tuttora una esperienza che ci rende felici, mentre accorgersi che troppo spesso, accanto al rigoglio di foglie, gli alberi che incontriamo hanno rami secchi, cime ormai morte, ci fa ricordare che la distruzione è in atto, urge un cambiamento di rotta e la nostra cura, se non vogliamo assistere al degrado ed alla distruzione del nostro mondo.

Nel racconto sprazzi di ironia mostrano come l’ignoranza, l’aver rifiutato la memoria e la storia, ed i libri, possono portarci a mitizzare le cose più assurde, così Ilaria ricorda come un anello in ferro con inciso Motorhead trovato in qualche anfratto dove è sopravvissuto, può divenire un prezioso oggetto di famiglia, una reliquia con significati religiosi profondi.

E la religione, la Rivelazione del secondo avvento, diviene unica norma e regola, nuova religione di stato che regola le vite, condanna, impedisce, approva, in una confusione di idee e di mezzi, di poteri che ad essa si rifanno.

Il riscatto alla fine avverrà con il lento lavorio della storia che porta le coscienze a prendersi la responsabilità di se stesse, a divenire attori della propria vita, a rifiutare l’oppressione, ed il momento si intreccia con il giungere di questo essere nuovo e sconosciuto, una donna sapiente e forte, ma nuova anche a se stessa, clone che non ha ricevuto le conoscenze della sua origine-madre …

Nicoletta Crocella (dal resconto della FIERA DELLA PICCOLA EDITORIA E DELLE AUTOPRODUZIONI LIBRARIE – 4^ EDIZIONE – BASSANO IN TEVERINA – 25/27 GIUGNO 2010)

EDIZIONI STELLE CADENTI

Via Aniene 40 Bassano in Teverina VT – http://www.edizionistellecadenti.org/ http://www.autistici.org/stellecadenti/home.htm

tel. 0761 407403 email:

stellecadenti@tiscali.it

nicoletta@edizionistellecadenti.org

nicam6/gmail.com

Nata in un’associazione che si occupa innanzi tutto di arti visive, la casa editrice segue un progetto di interazione tra le varie anime realizzando libri a tiratura limitata con testi poetici, di narrativa, saggi, esperimenti letterari a più mani. Si hanno così alcuni libri in numero molto ridotto di copie ed altri con una tiratura variabile, ripetuta all’occorrenza in base alla necessità di copie e in cui l’intervento dell’artista è spesso inserito nello scorrere del testo oltre che comparire in alcune preziose copie in originale.

Una nuova collana scritti per leggere, permette di realizzare anche testi più importanti in cui la grafica e l’impaginazione sono pensate per evitare lo spreco delle risorse del pianeta e proporre interventi semplici ma che segnano la cadenza del discorso.

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Primo annuncio: a Bassano in Teverina- (Viterbo) – da venerdi 25 GIUGNO a domenica 27 Giugno 2010 c’è la

FIERA DELLA PICCOLA EDITORIA,

DELLE AUTOPRODUZIONI e PROMOZIONE DEL LIBRO – quarta edizione

Il Comune di Bassano in Teverina e L’associazione Stelle Cadenti, promuovono la quarta edizione della fiera delle piccola editoria ed autoproduzioni che si terrà a Bassano in Teverina, nel borgo antico, da venerdi 25 a domenica 27 giugno.

Contemporaneamente alla festa del borgo, verranno esposte le opere della mostra Una mano ai diritti umani, da noi curata in collaborazione con l’associazione Amici della Mezzaluna Rossa Palestinese, opere donate dagli artisti per finanziare l’adozione a distanza di bambini orfani o feriti.

Ci sembra giusto e bello dedicare questa fiera alla figura del poeta Alfio Pannega, il suo funerale era il primo maggio, ed alla cultura che egli rappresenta: la cultura della dignità umana, della lotta determinata, vissuta ogni giorno nel proprio quotidiano, della resistenza, della capacità di elaborare anche la sofferenza facendola divenire fonte di parola, di ironia, di amore per i compagni e le compagne che fanno lo stesso cammino.

VENERDI 25 – ORE 17 – Apertura fiera

ORE 18/20 – Inaugurazione/presentazione delle case editrici presenti, assaggi di libri

ORE 21 dedicata alla PalestinaPresentazione del libro

i volti di Abele – PALESTINA Pulizia etnica e resistenza – Zambon editore

Proiezione di filmati

SABATO 26 – ORE 11 – Apertura fiera

Presentazioni – letture, assaggi di libri, proiezioni che accompagneranno le visite agli stand ed alla mostra –

ORE 18 – Presentazione e Lettura Corale dal libro di Alfio Pannega ORE 22 – Chiusura stand

DOMENICA 27 ORE 11 – Apertura fiera

Presentazioni, assaggi di libri, letture, proiezioni accompagneranno le visite agli stand ed alla mostra…

Secondo annuncio: per le edizioni Stelle Cadenti esce il mio romanzo “Nostra signora della luce”!

Grazie a Nicoletta Crocella, a Mario Palmieri e a tutte/i i soci e socie del gruppo, artisti e artiste, amici e amiche, vagabondi amanti, straordinari giocolieri della parola e dell’immagine, portatori di luce.

Stelle Cadenti è una associazione culturale senza fini di lucro che si occupa di arte contemporanea. Le edizioni Stelle Cadenti realizzano i libri a tiratura limitata, facendo particolare attenzione all’uso dei materiali e della carta, cercando di realizzare opere artisticamente rilevanti ma che evitino lo spreco delle risorse del pianeta. (stellecadenti@tiscali.it)

Nostra signora della luce” (quarta di copertina) è “Un racconto, una storia, in un futuro un po’ punk un po’ degradato, con una mescolanza di credenze e di superstizioni che si sono congelate nella Rivelazione del secondo Avvento…. Ancora una volta una storia raccontata con estrema maestria da Maria G. Di Rienzo che ci trascina con sé sotto la cappa grigia di un mondo senza luce con qualche apparizione del sole. Ancora una volta con lei ci interroghiamo: quanto contano le nostre azioni, le nostre fedi, nel determinare e descrivere una situazione? Come si può dare un senso ad una esistenza vuota e disperata? Nel racconto ci sono domande, suggerimenti, suggestioni, c’è la gestione del potere e lo svelamento del non detto, il pubblico ed il nascosto, il dipanarsi dei desideri e del coraggio, e lo scoramento, la perdita di speranza, la rottura degli affetti e delle relazioni. L’incapacità di comprendere e la comprensione, la gioia ed il dolore. Ancora una volta Giusi ci accompagna, ci racconta, ci coinvolge, e si rivela la meravigliosa maestra che ci può condurre alla comprensione di noi, del nostro mondo, delle relazioni, delle ombre e delle luci.

Grazie a Maria G. Di Rienzo Stelle Cadenti propone questo nuovo libro, in cui letteratura e piacere di leggere si incontrano, per una nuova avventura.”

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