“Credo mi piaccia pensare che, come esseri umani, siamo più simili di quanto siamo differenti. Metto alla prova questa teoria creando storie che abbiano potenziale commerciale e poi le popolo di personaggi che di solito non si vedono sullo schermo. E, finora, la teoria ha tenuto. Ho visto questo in effetti con entrambi i miei film. Li ho fatti con un mucchio di specificità culturali… eppure sono sempre meravigliata da quanta gente, proveniente dai più disparati retroscena socio-economici, si sente di dire che è “la sua storia”. E credo che, almeno per me, ciò dia speranza. Se posso indurre un cinquantenne bianco e conservatore a identificarsi con un’immigrata cinese diciassettenne, lesbica non dichiarata – o con il suo depresso padre migrante vedovo – ho fatto il mio lavoro. Ogni volta in cui aumenti la capacità umana di provare empatia, hai vinto.”
Alice Wu, regista, intervistata da “Angry Asian Man”, 1° maggio 2020 (trad. Maria G. Di Rienzo).
https://lunanuvola.wordpress.com/2020/04/16/i-mille-volti-dellamore/