(tratto da: “Poetry Is Not a Luxury”, di Audre Lorde, Conferenza sulla storia delle donne, 23/25 agosto 1978, trad. Maria G. Di Rienzo)
“Io parlo qui della poesia come rivelazione o distillazione di esperienza, non come gioco sterile di parole. Per le donne, vi dico, la poesia non è un lusso. E’ una necessità, vitale per la nostra esistenza. Forma la qualità della luce tramite cui esprimiamo le nostre speranze e i nostri sogni diretti alla sopravvivenza e al cambiamento, che diventano dapprima linguaggio, poi idee, poi azioni tangibili.
I padri bianchi ci dicono: penso, perciò sono. Le madri nere sussurrano nei nostri sogni: provo sentimenti, perciò posso essere libera. La poesia conia il linguaggio per esprimere e cartografare questa consapevolezza rivoluzionaria, questa richiesta rivoluzionaria, l’implementazione della libertà.
Perché all’interno delle strutture definite dal profitto, dal potere lineare, dalla disumanizzazione istituzionalizzata, non è previsto che i nostri sentimenti sopravvivano. Ai sentimenti si chiede di inginocchiarsi davanti al “pensiero”, come alle donne si chiede di inginocchiarsi davanti agli uomini. Ma le donne sono sopravvissute. Come poete. I nostri sogni puntano verso la via della libertà. Le nostre poesie ci hanno dato la forza e il coraggio di vedere, di sentire, di parlare, di osare.
Se ciò che abbiamo bisogno di sognare, per muovere i nostri spiriti più profondamente e più direttamente attraverso e nella direzione di questa promessa, lo consideriamo un lusso allora abbiamo rinunciato al cuore, alla fonte del nostro potere di donne; abbiamo rinunciato al futuro dei nostri mondi.”

E’ l’ultimo post del 2012, quindi auguri per un felice anno nuovo, in cui la vostra Musa Dormiente si risvegli in tutto il suo splendore. Con affetto, la vostra Anfitriona, Maria G. Di Rienzo
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