(“Society, watch me survive you”, di Meeni Levi – in immagine – 19 anni, belga: si definisce “senza genere” e fa parte della “Youth Coalition for Sexual and Reproductive Rights”. Il pezzo è stato scritto il 17 maggio 2016 in occasione del Giorno Internazionale contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia. Trad. Maria G. Di Rienzo.)
Un articolo mi ha detto che le persone LGBT tentano di uccidersi e si uccidono tre volte tanto rispetto agli altri e io ho detto: “Società, guardami mentre ti sopravvivo”.
Rossa è la luce nella mia mente
che dice
FERMATI e grida:
Loro non sanno chi sei
ti odieranno ti odieranno ti odieranno.
Arancione è il sorriso
che mi fa superare gli attacchi di panico.
Giallo è l’odore
del pigiama appiccicoso di sudore
quando il mio letto è un uragano e io non so nuotare.
(Anche il mio shampoo profuma di giallo – fa comodo.)
Verde è il liquore che annaffia l’arancione:
congratulazioni per essere sopravvissuto/a 18 anni.
Blu è il fare le prove per l’appello,
non sapendo quale nome usare,
pensando che sarebbe più semplice
farci solo una croce sopra.
Il viola sarebbe più facile
se la gente ascoltasse
invece di comporre la mia faccia
con zanne e gomme per cancellare.
(L’indaco mancante sono le persone
che mi dicono che ho il pallino
dell’essere complicato/a.
Io rispondo che loro hanno il pallino
di rendermi tale
e di non capire quel che intendo.)