Visto “Bohemian Rapsody”. Per chi non lo sapesse, ma credo siano pochi, è un film biografico che racconta lo storia del gruppo musicale “Queen” e soprattutto del suo frontman, il cantante e autore Freddy Mercury.
Posto che:
– odio il brano che dà il titolo al film (ma non quanto “Radio Gaga”);
– alcune parti sono troppo romanzate (soprattutto rispetto alla personalità di Freddy, un po’ meno ingenuo e “vittima” di come viene presentato);
– vi sono errori nella timeline degli eventi (rilasci di album, la dichiarazione del suo stato di salute alla band, che in realtà avvenne anni dopo il Live Aid, ecc.);
– gli attori sono tutti all’altezza della parte e il ritmo è buono (ma non ottimo, alcune lungaggini potrebbero essere tagliate senza compromettere la trama);
– la faccia più bella e vera dell’intero film compare fra i minuti 2.01/2.02, per forse due secondi, ed è il volto di una spettatrice al Live Aid;
– l’unica canzone dei Queen che mi piace è “We will rock you” e per fortuna la fanno sentire per intero…
no, il Golden Globe come miglior film drammatico non ci sta;
sì, Rami Malek (l’attore che interpreta Freddy) meritava un riconoscimento;
e ancora sì, la pellicola riesce efficacemente a rendere l’atmosfera di soffocante panico che si era creata negli anni ’80 rispetto all’Aids, in poche precise sequenze.
Voto finale, severo ma giusto (scherzo): 6.5. Maria G. Di Rienzo