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Posts Tagged ‘26 novembre 2016’

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Mie care, grazie. Anche se Roma è troppo distante – per le mie tasche – e non ho potuto godere della vostra compagnia. Ho notato, non da sola, che la copertura giornalistica/televisiva di una manifestazione così grande e riuscita è andata per la maggior parte dall’insufficiente al patetico, passando per il banale.

Qualcuno è riuscito persino a non accorgersi proprio del tutto che si trattava di una manifestazione organizzata da donne e composta principalmente da donne:

La Stampa 26 novembre: A Roma migliaia in piazza contro la violenza sulle donne.

Sono centomila, secondo gli organizzatori i partecipanti al corteo contro la violenza sulle donne partito da piazza della Repubblica a Roma e che sta percorrendo via Cavour. A fornire il dato ai cronisti è Tatiana Montella, della Rete «Io decido», che insieme alla Dire (Nda: sarebbe D.i.Re, giusto?) associazione che raccoglie i 77 centri antiviolenza italiani e all’Udi, Unione donne d’Italia (Nda: Unione Donne in Italia, dall’ultimo statuto, sempre se non sbaglio) ha organizzato la manifestazione dal titolo «Non una di meno».” C’è persino, pensate, “Un richiamo anche al movimento femminista: «Siamo femministe, siamo sempre quelle, siamo milioni di forza ribelle».”

Le femministe – scorie di un lontano passato – passavano di là, insomma, e si sono aggregate all’ultimo momento agli organizzatori (maschi) e ai partecipanti (maschi).

Ma non importa, avete vinto per voi stesse e per tutte noi una splendida giornata. Godiamoci questo momento perché da domani, lo sapete meglio di me, il lavoro continua ed è duro come sempre.

Maria G. Di Rienzo

roma-26-nov-2016

P.S.: Ho rubato le immagini della manifestazione a http://comune-info.net/

ma so che mi perdonano a priori, anche perché adesso colgo l’occasione di fare un po’ di pubblicità a questo loro lavoro:

un-movimento-a-pedali

L’idea di andare verso la libertà in bicicletta – e della libertà che la bicicletta costruisce in molti modi – merita una vostra occhiata:

http://comune-info.net/2016/11/un-movimento-pedali

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Il 26 novembre prossimo, a Roma, si tiene questa manifestazione:

manifesto-non-una-di-meno

Per saperne di più, potete andare su:

https://nonunadimeno.wordpress.com/

Le mie amiche mi dicono, perché come sapete non frequento Facebook e compagnia, che l’evento è bersagliato da polemiche, rimostranze e tristi lai (“come al solito” o “e ti pareva” aggiungono in parecchie).

Io voglio invece indicarvi un solo motivo per cui dovreste partecipare, secondo quanto le organizzatrici hanno deciso dopo aver discusso e deliberato non a capocchia, ma per inviare messaggi precisi.

Il motivo è questo, tratto dalle parole che Titti Carrano ha detto alla stampa: “Oggi c’è un attacco globale ai nostri diritti in Italia e nel resto del mondo, e da questa manifestazione usciranno proposte concrete, ad esempio un piano antiviolenza prodotto dai movimenti femministi, nato cioè dall’esperienza di chi ogni giorno, nei nostri centri, combatte sul campo l’aggressione maschile contro le donne.”

Perché questo è il fondamento della lotta contro qualsiasi tipo di violenza: l’attivo coinvolgimento dei portatori di interesse primario e degli esperti sul campo (parola di trainer).

In altre nazioni, prima di ideare piani e leggi antiviolenza o contro il femicidio/femminicidio, il tavolo di discussione ha incluso i movimenti femministi e i prodotti di detto tavolo hanno incorporato i dati da loro forniti, le loro analisi e le loro proposte su contrasto, repressione e prevenzione. In Italia non è stato fatto nulla di tutto questo. E quel che è stato fatto (poco e male) ovviamente NON FUNZIONA.

Perciò, tutte noi abbiamo bisogno di quel piano antiviolenza. Lo dobbiamo alle donne che di violenza maschile sono morte e a quelle che ne stanno soffrendo in questo momento. Lo dobbiamo alle giovani generazioni perché non ripetano gli errori appresi dagli adulti. Lo dobbiamo a noi stesse, a ciascuna di noi, perché che ci si trovi simpatiche o meno, nessuna di noi dev’essere la prossima “una di meno”. Maria G. Di Rienzo

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