Wikipedia:
1. Il termine analfabetismo funzionale, o illetteratismo, indica l’incapacità di usare in modo efficace le abilità di lettura, scrittura e calcolo nelle situazioni della vita quotidiana – si traduce quindi in pratica nell’incapacità di comprendere, valutare e usare le informazioni (…).
2. L’analfabetismo di ritorno è quel fenomeno attraverso il quale un individuo che abbia assimilato nel normale percorso scolastico di alfabetizzazione le conoscenze necessarie alla scrittura e alla lettura, perde nel tempo quelle stesse competenze a causa del mancato esercizio di quanto imparato.
Un plauso alla redazione de “La Repubblica”: lo sta facendo senza mettersi in mostra e vantarsi ma con fiducia, costanza e grandi aspettative per il futuro continua a offrire opportunità di “fare esercizio” a varie tipologie di diversamente letterati.
Ieri è toccato a Carlotta e Ivan. Questi nell’ordine i loro prodotti:
Titolo: “Cuneo: uccide la convivente sul piazzale del supermercato, poi chiama la polizia per costituirsi”
Occhiello: L’omicidio alla periferia della città: la vittima aveva 44 anni, nata a Bucarest in Italia da 7 anni
Incipit svolgimento:
“Le ha sparato a bruciapelo almeno quattro colpi di pistola, non tutti sono andati a segno. E’ morta sul sedile del passeggero di una Fiat Panda parcheggiata nel piazzale dell’Auchan di Cuneo, alla periferia della città, sulla direttrice per Mondovì, Mihaela Apostolides, 44 anni, romena. L’uomo che l’ha uccisa, Francesco Borgheresi, 41 anni, si è costituito alla polizia e ha aspettato la pattuglia delle volanti vicino all’auto. E’ un militare dell’esercito, ha prestato servizio alla caserma di Pinerolo ma dal almeno due anni era tornato a Firenze di dove era originario.”
Carlotta cara, grammatica a parte (dal almeno ecc.) non ti sembra che la prima frase evidenziata sia un po’ “affollata”? Sul sedile del passeggero, nella Fiat parcheggiata al supermercato, che sta alla periferia della città, sulla strada per un’altra città… ombreggiata da platani e ingentilita da siepi di mortella e gelsomino, riasfaltata da poco, dotata di sistema informativo per il controllo della velocità detto anche Safety Tutor e al n. 97, in una villetta ristrutturata, ci abita mia zia. Non va.
Consiglio per te: non farti influenzare da Salvini che sciorina elenchi senza senso in televisione.
Secondo articolo, titolo: “Picchia e maltratta le tre figliolette, giovane mamma in manette nel Palermitano”
Svolgimento: “Picchia e maltratta le tre figlie, ventiseienne di Alia, in provincia di Palermo, finisce in manette. Una triste e squallida vicenda di violenza tra le mura domestiche finita sotto la lente d’ingrandimento degli inquirenti e dei servizi sociali dopo alcune segnalazioni. Stamani sono scattate le manette ai polsi per la donna che maltrattava e picchiava le figlie la più grande di appena 4 anni. (…) I militari hanno potuto accertare come la giovane donna sottoponeva le bimbe a continue vessazioni, picchiando e minacciando di morte la più piccola, alla presenza delle altre due figlie.
La donna è stata tratta in arresto e condotta al carcere Pagliarelli di Palermo. Le tre bimbe sono state accompagnate dai servizi sociali in una struttura protetta dove sicuramente ritroveranno quell’amore perso di una mamma violenta.
Caro Ivan, ce l’hai un dizionario sinonimi/contrari? Se la risposta è no compralo, se la risposta è sì usalo. Ce l’hai una grammatica italiana? Stesso discorso: ti insegnerà che la punteggiatura non è un optional. Adesso esamina l’ultima frase evidenziata. Tu stai in pratica dicendo che nella struttura protetta… andrà tutto come prima, perché le bambine “ritroveranno l’amore di una mamma violenta”.
Consiglio per te: non farti influenzare da Salvini che ripete gli stessi termini a oltranza (e ad minchiam) in televisione.
Maria G. Di Rienzo