• Home
  • Forse vi chiedete perchè…
  • Il numero mille – FAQ
  • Interni

Lunanuvola's Blog

Il blog di Maria G. Di Rienzo

Feeds:
Articoli
Commenti
« Le loro orme
La censura è questa »

A proposito del vergognarsi

22 gennaio 2020 di lunanuvola

Quasi sette milioni: è il numero delle donne italiane che hanno fatto esperienza di violenza fisica / sessuale inflitta loro da uno o più uomini. L’ampiezza del numero fa sì che è molto probabile per ciascuno di noi conoscerne qualcuna, anche senza sapere quel che le è accaduto.

La violenza di genere nasce e si sviluppa all’interno di un contesto sociale: la rappresentazione ipersessualizzata e degradata delle donne è uno degli elementi principali di tale contesto. Per essere messa in atto, la violenza ha bisogno di ridurre l’umanità di una persona a un singolo fattore (la cosiddetta “visione tunnel” o “visione da caccia”): nel caso delle donne, possiamo semplificare con un singolo termine plurivalente – troia. La “troia” può essere tale perché attiva sessualmente, perché la si ritiene colpevole di infedeltà o tradimento anche non sessuale, perché non ha osservato qualcuna delle regole imposte al suo genere dall’ambiente socio-culturale di riferimento o dagli uomini (compagni o parenti) con cui ha relazioni… o solo perché è femmina: sono tutte troie, a prescindere.

La classificazione, come si è detto, azzera ogni altra sua peculiarità: chi è, quel che fa, come si muove nel mondo, come si definisce, aspirazioni e speranze, pregi e difetti, storia personale. Ridurla a “troia” permette e legittima ogni tipo di violenza nei suoi confronti. Se vogliamo parlare di “mostrificazione” questo quadro la esemplifica e non è assolutamente paragonabile al criticare o rifiutare prodotti di intrattenimento, a chiedere rispetto negli spazi pubblici o a contestare una presenza televisiva.

In questi giorni ci hanno fatto sapere che il “cantante mascherato” al centro delle polemiche su Sanremo, il grande artista di “Gioia fa la troia”, è stato molto malato, da bambino era infelice e vedeva i fantasmi in ospedale: perciò, “non gridate al mostro senza prima conoscerlo”.

Ma conoscere la troia a costoro non interessa per niente. Cos’ha passato da bambina, quanto è stata infelice in passato o quanto lo è ora, se è stata molto malata o no, come le hanno tarpato le ali in famiglia, a scuola, sul lavoro (tutti ambiti in cui le statistiche sfavorevoli alle donne sono consistenti come macigni), quante volte è stata assalita, insultata, molestata, disprezzata.

La troia è un fantoccio intercambiabile, ben più senza volto e senza storia di chi l’ha resa tale – ed è ben vero che non si tratta solo del tizio in questione, come ci ricordano gli avvocati e le avvocate di cui sopra: “Ehi troia! Vieni in camera con la tua amica porca”, “(…) ‘ste puttane da backstage sono luride. Che simpaticone! Vogliono un c… che non ride, sono scorcia-troie”, eccetera. Il consiglio di costoro al proposito è: “Forse sarebbe meglio interrogarsi su una generazione lasciata sola nella pornografia, non solo dei corpi ma anche dei sentimenti.” E quando ci siamo interrogati che succede? Il fatto è che tutti i nostri tentativi di mettere in discussione quella pornografia, di corpi e sentimenti, gli stessi difensori del giovane “artista” (contesto che i parti suddetti, suoi e altrui, siano arte) li respingono continuamente come censura, come livore invidioso, come bigottismo, come vecchiume vetero-qualcosa, come attentato alla bellezza, e chi più ne ha più ne metta. E allora facciano un piacere, prima di dare consigli diano il buon esempio e si interroghino loro per primi.

Più che generazionale, tra l’altro, il problema sembra epocale (della nostra epoca). Questo qui sotto non è un rapper, anche se la scarsa conoscenza della lingua italiana è equiparabile: “A proposito mi vergogno di quel cantante che paragona Donne come troie, violentate, sequestrate, stuprate e usate come oggetti. Lo fai a casa tua, non in diretta sulla Rai e a nome della musica italiana”.

salvini ormea

Vedete, come sta ripetendo nella sua delirante campagna elettorale lui ha dei valori: “La mamma, il papà, la famiglia e il parmigiano”. E la denuncia delle troie che ne hanno di diversi.

Maria G. Di Rienzo

Share this:

  • Facebook
  • Twitter
  • Stampa

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

Correlati

Pubblicato su La femme-nist fatale | Contrassegnato da tag abuso, disumanizzazione, donne, femminismo, immagine del corpo, italia, misoginia, oggettificazione, patriarcato, politica, sessismo, stereotipi, televisione, violenza |

  • Il mio nuovo romanzo

  • DISCLAIMER – SIATE CREATIVI!

    I testi presenti in questo spazio possono essere riprodotti, ripostati, citati a vs. piacimento (the web is free, long live the web). Le cose che NON potete fare sono: Omettere il nome dell'autrice/traduttrice e far passare i pezzi per vostri (è già stato fatto); Omettere il nome dell'autrice/traduttrice, far passare i pezzi per vostri e tenerci una rubrica su un giornale (è già stato fatto); Omettere il nome dell'autrice/traduttrice, far passare i pezzi per vostri e pubblicare un libro (è già stato fatto); Omettere il nome dell'autrice/traduttrice, far passare i pezzi per vostri e quando ve ne chiedo ragione cascare dalle nuvole (è già stato fatto). NON SIATE COSI' MISERABILI, USATE IL CERVELLO, IL CUORE, QUEL CHE AVETE E INVENTATE QUALCOSA DI VOSTRO E DI NUOVO!
  • Categorie

    • Arte (232)
    • Caramelle per gli occhi (91)
    • Fiabe (37)
    • La femme-nist fatale (1.947)
    • Mondopoli (giochiamo a) (1.304)
    • Musica (98)
    • Poesia (382)
    • Recensioni (80)
    • Teatro (48)
    • Umorismo (199)
    • Uncategorized (1)
  • Amiche

    • http://cartesensibili.wordpress.com
    • http://ilricciocornoschiattoso.wordpress.com/
    • http://lazitellafelice.wordpress.com/
    • http://ragionandoci.wordpress.com/
  • Blogroll

    • WordPress.com
    • WordPress.org
  • Ma dove li vedi gli sceneggiati coreani, cinesi, giapponesi, eccetera?

    • http://dramafire.info/
  • Per finire è vero, mi piacciono i giochi online di Mateusz Skutnik

    • http://www.mateuszskutnik.com/
  • Articoli più letti di recente

    • Io i danni li vedo
    • La principessa e gli indovinelli
    • Forse vi chiedete perchè...
    • La strega dei boschi
    • Imparare da Vienna
    • Calze pelose
    • Donne che amano troppo (i soldi)
    • La bandiera arcobaleno
    • Tre ragazze
    • Mettile un lucchetto
  • Follow Lunanuvola's Blog on WordPress.com

Crea un sito o un blog gratuito su WordPress.com.

WPThemes.


Privacy e cookie: Questo sito utilizza cookie. Continuando a utilizzare questo sito web, si accetta l’utilizzo dei cookie.
Per ulteriori informazioni, anche sul controllo dei cookie, leggi qui: Informativa sui cookie
  • Segui Siti che segui
    • Lunanuvola's Blog
    • Segui assieme ad altri 1.020 follower
    • Hai già un account WordPress.com? Accedi ora.
    • Lunanuvola's Blog
    • Personalizza
    • Segui Siti che segui
    • Registrati
    • Accedi
    • Copia shortlink
    • Segnala questo contenuto
    • View post in Reader
    • Gestisci gli abbonamenti
    • Riduci la barra
 

Caricamento commenti...
 

    %d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: