Andrea Giambruno, partner di Giorgia Meloni e autore per Canale 5, a “Libero”:
“Nella coppia l’uomo sono io, non faccio il mammo, non so neppure fare da mangiare.”
Traduzione: “Non mi prendo cura della bambina e non sono in grado di cucinarmi un piatto di spaghetti – e me ne vanto, poiché questo è “mascolino”.
Di solito, la domanda idiota “chi fa l’uomo”, che non riesce a concepire il sesso se non come penetrazione e che assegna arbitrariamente un genere ad attività e oggetti che non lo hanno a priori (le attività di cura e la cucina), è posta alle coppie omosessuali. Può suonare strano che in una coppia eterosessuale l’uomo si senta costretto a “difendere” la sua mascolinità nei termini riportati sopra, ma dovete considerare che:
– l’avere una posizione rilevante in politica ed essere di conseguenza molto nota e presente in televisione fanno di Meloni una “donna di successo”;
– la politica, in termini patriarcali, è di competenza maschile;
– si suppone, perciò, che se una donna è visibile in tale ambito debba possedere qualità mascoline che potrebbero svirilizzare l’uomo con cui ha una relazione;
– quindi, non solo è importante che esteriormente la donna in questione presenti la maggior aderenza possibile agli stereotipi di genere, ma anche che il suo eventuale compagno ci rassicuri sul fatto che la sua altrettanto stereotipata mascolinità non subisce danni dalla relazione.
Il paradosso è questo: la mascolinità è presentata come forza, potere e dominio – ma la debole / fragile / sciocca femminilità è talmente terrificante che può distruggerla in un attimo con un pannolino o una pentola…
Mi dicono che fra una manciata di giorni entriamo nell’anno 2020 – e io leggo i giornali e non riesco a crederci.
Maria G. Di Rienzo