Da quando ha accettato di partecipare come partner ai progetti dell’UNFPA (Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione), il Football Club Shakhtar ha messo in moto in Ucraina un circolo virtuoso che promuove l’eguaglianza di genere, la paternità responsabile, il superamento degli stereotipi di genere. Tramite la campagna “Felicità a quattro mani” i giocatori hanno raggiunto l’anno scorso un milione e mezzo di persone con messaggi riguardanti l’importanza di condividere responsabilità e lavoro di cura fra uomini e donne.
Nel frattempo, avevano dato vita a un’altra iniziativa, chiamata “Vieni, giochiamo!”, tesa ad aprire il mondo del calcio anche alle bambine interessate a questo sport. In Ucraina (ma non solo, lo sappiamo) a una ragazzina che dica “Voglio giocare a pallone” si risponde molto spesso che il calcio è roba da maschi e che è meglio per lei fare danza o ginnastica ritmica, ma adesso ci sono allenamenti gratis in 23 città ucraine e 150 bambine fra i 7 e 12 anni che fanno parte di squadre ufficiali.
Per indurre le famiglie ad accettare il progetto, gli organizzatori del Football Club Shakhtar sono andati nelle scuole con manifesti che mostravano bambine sul campo di calcio: “Probabilmente siamo i primi ad aver detto ai genitori: non abbiate timore di iscrivere le vostre ragazze alla scuola di calcio. Se a tua figlia piace questo gioco, perché non dovrebbe giocare?”, dice Oleksandr Ovcharenko, uno dei direttori dei progetti sociali del Club. Lo stratagemma per superare il possibile rigetto dei piccoli giocatori maschi è questo: nei tornei interni, il goal di una bambina vale due punti anziché uno, perciò i ragazzini sono assai interessati ad averle nelle loro squadre.
Una delle star dell’iniziativa è Milena Ivanchenko. Quando il progetto “Vieni, giochiamo!” ebbe inizio, nel 2013, Milena aveva tre anni ed aveva semplicemente seguito il fratellino che voleva partecipare agli allenamenti. Ha osservato a bordo campo e ha deciso che la cosa le piaceva: oggi è in grado di tenere la sfera al piede in palleggio per 67 volte di seguito. E’ riconosciuta come la più promettente giocatrice fra le ragazzine e gli adulti attorno a lei le pronosticano un grande futuro.
Maria G. Di Rienzo