“Daniele Martinelli (ex responsabile comunicazione per il Movimento 5 stelle alla Camera dei Deputati…), non ci siamo. Ti avevo dato un tema libero sperando che tu lo svolgessi abbastanza bene da rimediare una sufficienza ed essere promosso, anche se per il rotto della cuffia.
Guarda qua quel che hai scritto il 9 novembre 2019, in calce all’immagine dell’On. Liliana Segre:
Che buffonata esibire la scorta personale in Galleria Vittorio Emanuele a Milano, il salotto della città.
Danielino, i due uomini della scorta sono in borghese, quindi non riconoscibili e non “esibiti”.
Inoltre: a) come scorta, non possono stare a venti metri di distanza dalla persona che devono proteggere; b) per percorrere la citata Galleria milanese non è obbligatorio esibire il 740 o avere un titolo nobiliare: infatti, ci passa chiunque.
Tutto questo presunto odio per la vecchina Liliana Segre, mi dà tanto di pantomima.
Primo, l’odio non è “presunto”, è documentato al punto tale che Liliana Segre ha appunto una scorta e non gliel’hanno data ne’ il Parlamento ne’ tuo zio, ma il Prefetto.
Secondo, si dice “mi sa tanto di…”, oppure bisogna riformulare la frase attorno all’espressione “se tanto mi dà tanto”. Errore da matita rossa.
Terzo, “vecchina” (nonostante la tua età) sembra essere la tua materia cerebrale e certamente lo è la tua attitudine superficiale e complottista.
Gli ebrei sono stati i creatori delle banche e gl’inventori dell’usura.
Balle, Danielino. Se la pratica di prestare denaro dietro interesse può essere fatta risalire ai Babilonesi, il concetto moderno di banca è nato nelle città italiane del Rinascimento e l’istituto del genere più antico è il Monte dei Paschi di Siena. O mi vuoi dire, ad esempio, che Giovanni “di Bicci” de’ Medici (Firenze, 1360 – 1429), fondatore del Banco Medici, era ebreo?
“Gl’inventori” come italiano fa proprio pena, anche se turandosi il naso l’Accademia della Crusca lo accetta. Errore da matita blu, più di forma che di sostanza.
Riconoscere i propri lati opachi, come quando si ammette un errore, può contribuire a migliorarne l’immagine. Soprattutto agli occhi della povertà mostruosa che popola il mondo.
Figliolo, il soggetto della prima frase qual è e dov’è? Chi ha i “lati opachi” e “migliorarne” a chi si riferisce? Di nuovo un errore da matita rossa.
La seconda frase ha come soggetto “la povertà”: che essendo la condizione di chi è povero non può avere occhi. E qui devo usare ambo i lati della matita, perché è un errore sia di forma sia di sostanza.
Capisci bene che non ti posso promuovere, vero? Tu hai dormito o giocato a battaglia navale non solo durante le lezioni di italiano, ma anche durante quelle di educazione civica. E se a casa hanno cercato di insegnarti la normale educazione, quella che prevede il rispetto per gli altri, tu hai dormito pure là.
Come dite acidi voi teorici dei complotti… svegliati, tesoro!
La tua maestra delle elementari.”
Maria G. Di Rienzo