(Involuzione della specie umana: l’aspetto della maggioranza dei politici e dei giornalisti italiani nel 2019, in accordo alle loro stimate “opinioni”.)
“Io pretendo di spendere i miei quattrini come e nella quantità che mi garba. E qualora sborsi mille euro per andare a letto con una escort sono affari miei e non dei gay che ci amministrano. Sarebbe assurdo che in un Paese che va a puttane non fosse lecito per un cittadino pagare di sfroso una mignotta.” Vittorio Feltri, direttore di Libero.
Ci sono molte cose da imparare in questo aulico paragrafo: su tutte spiccano la finezza del linguaggio, il richiamo al bene supremo della libertà e ai diritti umani, il profondo rispetto per le donne e per le persone omosessuali, l’acuta analisi politica, il senso di appartenenza e responsabilità nei confronti del proprio Paese.
Svela anche, con indubbio coraggio, cosa sta dietro al cianciar di “sex worker” e “escort” e “lavoro come un altro” e “basta con il moralismo” nei pensieri dei puttanieri clienti: mignotte.
Tuttavia, essendo appunto un fraseggio molto squisito potrebbe risultare non immediatamente comprensibile alle masse. Tenterò quindi una semplificazione, sperando di non urtare la sensibilità del Maestro:
“Io pretendo di spendere i miei quattrini come e nella quantità che mi garba.”
Sono ricco, quindi non devo sottostare a nessuna regola e sono al di sopra della legge.
“E qualora sborsi mille euro per andare a letto con una escort sono affari miei e non dei gay che ci amministrano.”
Ci sono persone per cui mille euro costituiscono lo stipendio mensile e che con tale somma devono far quadrare le spese di un’intera famiglia. Ma io me ne frego allegramente, perché posso spenderli in un solo giorno per comprare un donna. Chi al governo non la pensa come me è ovviamente un finocchio, perché tutti i “veri” uomini trattano le donne come meri pezzi di carne a disposizione dell’acquirente.
“Sarebbe assurdo che in un Paese che va a puttane non fosse lecito per un cittadino pagare di sfroso una mignotta.”
Qui c’è di più del gioco di parole squallido con cui cerco di ingraziarmi il lettore: in una nazione in difficoltà, in cui la democrazia è fragile e la politica troppo spesso non all’altezza del suo compito, i cittadini sono autorizzati a dare il peggio di se stessi. In sintesi, se quelli sopra di te rubano, ruba anche tu. Beninteso, per “cittadini” si intendono le persone di sesso maschile con alto reddito come me.
Non so perché, ma i termini “direttore” e “giornalista” sembrano non sposarsi bene con il nome Vittorio Feltri – alla sottoscritta, dopo la virgola, vien voglia di scrivere “ricottaro”.
Maria G. Di Rienzo