(brano tratto da: “The Season of the Witch – Max Dashu On Why We Sexualize, Trivialize, and Fear the Witch”, di Jocelyn Macdonald per AfterEllen, 31 ottobre 2018, trad. e adattamento Maria G. Di Rienzo. Max Dashu, in immagine sotto, è scrittrice, ricercatrice, esperta di storia delle donne e fondatrice dei Suppressed Histories Archives – Archivi delle Storie Occultate.)
AfterEllen: Nella cultura popolare abbiamo una concezione delle streghe come esseri brutti e ributtanti che operano magia malvagia per maledire o ingannare la brava gente. Vorrei discutere da dove viene questa idea.
Max Dashu: C’è una vasta e complessa storia culturale su questo. Siamo al termine di un lungo processo di demonizzazione delle streghe. La maggior parte delle persone hanno sentito parlare della caccia alle streghe, ma sempre per la maggior parte non sanno di che si trattasse, com’era, quanto è durata. La tendenza, negli Usa, è pensare alla caccia alle streghe di Salem – è la forma più famosa e si è situata molto tardi sullo spettro dell’intero processo, infatti le streghe non erano più bruciate sul rogo. Le persone che sono state perseguitate furono impiccate. Ma la cosa è andata avanti per più di 1.000 anni.
E’ una storia difficile da tracciare, perché non sempre ci stiamo occupando di periodi storici ben documentati. Non sempre ci sono registrazioni dei processi nel primo Medioevo. Ma abbiamo indicazioni su questo lungo arco di persecuzioni nelle menzioni di cronisti in vari posti e nelle leggi di diversi paesi, in particolare in Europa occidentale dopo la caduta dell’Impero Romano.
A noi tutti è stato insegnato che l’Europa si convertì al cristianesimo e che dopo erano tutti cristiani, e la cosa è più complicata di così. C’è tutta questa cultura pagana – nei calendari, nelle feste, nei nomi dati ai luoghi e nelle terre che li attorniano, le usanze, la religione degli antenati, consuetudini riguardanti la guarigione, la divinazione e modi in cui risolvere i problemi – che cade nell’ambito della strega. Noi vediamo un processo di demonizzazione delle streghe. Nel periodo coperto dal mio libro “Witches and Pagans” (ndt. l’inizio del Medioevo), si nota che la gente guardava ancora alle streghe come guaritrici. Ci sono preti che sgridano le persone perché sono andate a farsi curare dalla strega e non in chiesa. “Non devi fare questo, è malvagio, è opera del demonio.”, ma la gente aveva una tradizione di vecchia data di medicina erboristica, magia cerimoniale, cicli stagionali.
AE: Quindi com’era la stregoneria nell’anno 1.000, mille anni prima della nostra era?
Max Dashu: C’è questo passaggio dove si descrivono le persone che portano offerte a rocce e alberi e alla primavera e in anglosassone dice “swa wiccan taeca∂”, cioè “come insegna la strega”. Perciò abbiamo un interessante pezzo di informazione, qui. Lo scritto era un libro penitenziale: stava tentando di indurre le persone ad astenersi da questa spiritualità basata sulla Terra, ma mostra cosa stavano facendo e mostra che ciò non aveva nulla a che vedere con l’adorazione del diavolo. La gente di solito apprende che le streghe erano adoratrici del diavolo e questa è la demonizzazione di tali donne sagge. Ma in realtà, quel che vediamo nella descrizione è che stanno praticando la venerazione della terra, la venerazione dell’acqua – molto simile al popolare “l’acqua è vita”. Ci sono molti rimproveri che dicono non portate offerte, non accendete luci davanti alla fontana, non fate queste cose. Perché la gente amava le acque. Le trattava con reverenza. Dunque, in quel periodo, la parola “strega” è riferita a qualcuna che è un’insegnante spirituale.
La strega è una consigliera. La chiesa non voleva questo perché voleva avere una religione centrata attorno al concetto patriarcale di dio e questo non comprendeva la Natura. Le cerimonie connesse alla Natura erano minacciose, perciò demonizzarono la strega. (…)
Quando vediamo che le donne erano guaritrici, erboriste, levatrici, oracoli – per esempio in Scandinavia c’è una consistente documentazione sulle sacerdotesse sciamane dette “donne del bordone” per via del bastone cerimoniale che usavano – l’idea che una donna possa essere una leader spirituale non è così inusuale. Se guardi la cosa in una prospettiva globale, vedrai sciamane su tutto il pianeta. Persino il cristianesimo degli inizi aveva profetesse. La persecuzione delle streghe divenne un modo conveniente per sopprimere il potere femminile. Ciò è ancora con noi nell’archetipo della strega: la donna potente è una donna cattiva, la donna anziana è una donna cattiva e l’idea che la strega fosse collegata al male è parte del più vasto spostamento da immagini positive delle donne all’idea che il potere femminile sia una minaccia per la società.
AE: Alle donne fu data la caccia, furono processate e bruciate, ma stante i grandi numeri non potevano essere tutte streghe (ndt. nel senso suggerito da Dashu). Un gran numero di donne anziane, non sposate, ribelli, possono essere state accusate di stregoneria anche non conducevano rituali.
Max Dashu: Nel primo periodo vedi che quelle accusate erano in qualche modo coinvolte nell’erboristeria o nei rituali, ma con il passar del tempo le accuse ebbero più a che fare con la politica sessuale. (…) C’è questa pornografia diabolica che sorge nelle camere di tortura e sostiene che la strega fa sesso con il diavolo. Ciò che le donne torturate sono costrette a fare per ottenere la fine dei tormenti è ripetere ai torturatori le loro fantasie. Questo ha avuto un grosso impatto sulla cultura europea e su come la sessualità è incorniciata da tropi quali tortura, catene, bavagli, donne legate. Le cosiddette confessioni che le donne erano costrette a ripetere per far finire la tortura erano lette pubblicamente prima dell’esecuzione. Alle donne era data questa scelta: “Non ti bruceremo viva, ti strangoleremo prima se accetti di leggere la tua ammissione di colpa davanti alla gente”. Perciò la gente che andava avidamente a guardare le esecuzioni puntava il dito e diceva: “Oh, ha fatto davvero quelle cose, lo ammette”. La credenza in tali cose comincia così a diffondersi. E’ come un meme tossico che si propaga dalla cultura ed è un meme del capro espiatorio.
In una società oppressiva, ove per esempio le rivolte contadine sono tutte soffocate con un bel po’ di forza, gli oppressi non hanno modo di prendersela con i loro oppressori perciò cercare un capro espiatorio suona bene per molta gente. Le streghe sono un gruppo, poi ci sono gli ebrei, i rom e altri. Tutti e tre i gruppi furono accusati di omicidi rituali. La diffamazione sanguinosa, l’idea che le streghe uccidono i bambini. Cominciò con i preti che accusavano le erboriste di dare alle donne pozioni contraccettive. I preti dicevano che questo era omicidio. Stai uccidendo bambini, perché fai “bere sterilità” alle donne. (ndt. ho scelto di evidenziarlo perché mi ricorda i discorsi del “progressista” papa in carica)
Noi vediamo quanto è facile credere per le persone frustrate e arrabbiate che vogliono qualcuno da incolpare. E’ un mezzo assai efficace per schiacciare la resistenza all’oppressione. E’ molto più facile dar la caccia alle donne che a potenti signori armati.