Alla richiesta di presentarsi, le donne colombiane in immagine qui sopra rispondono così:
“Colectiva Feminista Gordas sin Chaqueta (“Collettiva Femminista Grasse senza Giacca”) è un’organizzazione femminista che cerca di contribuire alla trasformazione culturale della violenza esercitata sui corpi delle donne, così come degli stereotipi che riproducono diseguaglianza nel contesto del patriarcato. Entro il 2020, l’organizzazione mira a essere riconosciuta a livello locale, nazionale e internazionale per il suo contributo alla trasformazione degli stereotipi che riproducono la violenza nel più largo sistema patriarcale.
Internamente, il gruppo crede che il suo più grande successo consista nell’essere state in grado di creare uno spazio di affetto per guarire dalle ferite inflitte dal “machismo” nelle vite delle donne. Esternamente, le donne del gruppo credono sia molto importante riuscire a mobilitare spazi per incontri, riflessioni e costruzione collettiva di attrezzi per la guarigione e la resistenza fra le donne della città di Bogotà. Esse tengono in considerazione anche l’impatto creato sulle vite altrui da ciò che hanno prodotto: documentari, mostre fotografiche, seminari, canzoni, programmi, testi eccetera, come un significativo successo.”
Ledys Sanjuan, del fondo per giovani femministe FRIDA che ha finanziato il gruppo – https://lunanuvola.wordpress.com/2014/07/06/frida/ – ha passato con loro le scorse vacanze invernali e qui c’è la traduzione di una parte del suo resoconto:
“Le donne in tutto il mondo affrontano la pressione ad apparire in uno specifico modo per essere “desiderabili”. I nostri corpi sono i campi di battaglia delle corporazioni, dei governi e degli uomini patriarcali. Questa “desiderabilità” ha ripercussione sulle nostre possibilità di impiego, sul nostro status sociale e persino su come giudichiamo noi stesse.
Gordas sin Chaqueta mira alla guarigione dalle aspettative sociali di perfezione e al potenziamento di noi stesse affinché noi si ami i nostri corpi e quelli delle altre, così come sono. Il loro slogan è “Siamo più forti facendo gruppo di quanto lo siamo da sole” e io ho scoperto che non è mai stato così vero. In compagnia – oltre venti donne di tutte le forme e le taglie – abbiamo iniziato un viaggio di guarigione, comunità e amore reciproco. Abbiamo usato arte, giochi, esercizi, musica e danza per entrare in contatto con i nostri corpi, guarire dal trauma e muoverci dalla vittimizzazione a potenti identità femministe. Sono più forte oggi, perché ho un branco di giovani femministe che mi guardano le spalle.”
Grazie, care Gordas: quel “senza giacca” che io credo di interpretare correttamente come “non mi copro di certo per farvi un piacere” mi ha aperto il cuore. Ognuna di voi è hermosa y preciosa più di quanto io sappia esprimere. Maria G. Di Rienzo