L’immagine viene da un video reportage di Sonia Rincon per la CBS, il luogo è il quartiere SoHo di New York e i cartelli dicono:
Pornhub vende lo stupro – Sì all’erotismo, no alla violenza sessuale – Boicotta la violenza sessuale – Non c’è posto per Pornhub a New York – Pornhub vende l’incesto – Pornhub vende il razzismo.
Altri due dichiarano l’appartenenza delle manifestanti: NOW – Organizzazione nazionale delle donne e CATW – Coalizione contro il traffico di donne.
Era l’8 dicembre u.s. e le donne stavano protestando per l’apertura da parte di Pornhub di un “negozio temporaneo” promozionale (chiuderà il prossimo 20 dicembre), dicendo la semplice verità e cioè che il “fulcro della pornografia” – una possibile traduzione di Pornhub – non vende erotismo ma oggettivazione, abuso, traffico, violenza, razzismo e umiliazione, il tutto rivolto alle donne. C’era anche Gloria Steinem (in immagine qui sotto), che assieme a Sonia Ossorio del NOW ha spiegato alla stampa quanto insana è diventata la pornografia:
“Normalizza la violenza e la degradazione di donne e bambine. Pornhub è un fulcro di violenza, un fulcro di pericolo per le donne.”, ha detto Gloria.
“Pornhub vende l’idea dell’abuso sessuale di bambini, vende insulti e stereotipi razzisti.”, ha aggiunto Sonia, che ha anche chiesto all’amministrazione cittadina di proibire l’apertura di simili negozi da parte di Pornhub in futuro.
Maria G. Di Rienzo