“(…) Per poter capire come il patriarcato funziona, devi prima riconoscere chi è membro della classe dominante e chi è membro della classe subordinata. Devi capire che la violenza maschile contro le donne è sistemica. Devi capire che le donne non sono intrinsecamente “femminili” e che gli uomini non sono intrinsecamente “mascolini”. Devi avere la volontà di partecipare a conversazioni di critica e di fare domande provocatorie sullo status quo, sull’ideologia dominante e sul discorso politico.
Devi capire che il patriarcato è cominciato come mezzo di controllo della capacità riproduttiva femminile e, perciò, la biologia delle donne è assai centrale per il loro status di “meno degli (uomini)”. Devi capire che il femminismo è un movimento centrato sulla donna e che le donne hanno il diritto di incontrarsi e di organizzarsi tra loro, senza membri della classe degli oppressori (uomini), per propugnare la propria liberazione e muoversi verso di essa.” Meghan Murphy, 21 settembre 2017 (trad. Maria G. Di Rienzo)
(“Riprendiamoci la libertà” a Treviso: in Piazza Trentin, ore 18.00)