(“Grassroots Organizations are Often the First to Sound the Alarm”, di Agar Nana Mbianda per Women Thrive Worldwide, 7 agosto 2017, trad. Maria G. Di Rienzo.)
Difendere i diritti umani e coloro i cui diritti umani sono stati violati è un compito pericoloso in tutto il mondo. I difensori dei diritti umani sono spesso la sola forza che sta fra la gente comune e i poteri in carica. Donne e ragazze sovente hanno bisogno di sostegno non solo per i loro sforzi quotidiani diretti a migliorare le loro entrate e il loro status ma, soprattutto, necessitano di sostegno per la loro ricerca di cambiamento.
Le organizzazioni di base della società civile possono amplificare le voci di donne e ragazze con cui lavorano su base giornaliera. Nel caso di Women Thrive, i nostri circa 300 membri in oltre 50 paesi usano campagne di sensibilizzazione come mezzi per influenzare il cambiamento politico, sviluppando consapevolezza sull’importanza dell’eguaglianza di genere. Uno dei membri della nostra Alleanza, il “Forum International des Femmes de l’Espace Francophone” (FIFEF), lavora nella Repubblica Democratica del Congo dal 2012, con lo scopo di migliorare le condizioni di vita socio-politiche delle donne e delle ragazze denunciando gli abusi, la violenza e le diseguaglianze a cui sono soggette. Hanno anche creato un forum internazionale per la difesa e l’avanzamento di donne e ragazze con altri paesi francofoni, aumentando la conoscenza dei loro bisogni e delle loro voci.
FIFEF è stata la prima organizzazione della società civile a far luce sul traffico di circa 500 ragazze e donne congolesi in Libano. Dal 2 al 5 dicembre 2013 hanno organizzato una campagna di sensibilizzazione che ha incluso marce per la pace, dibattiti con gli altri portatori di interesse primario e incontri con le famiglie delle trafficate per ascoltare le loro preoccupazioni. FIFEF ha fatto pressione sulle ambasciate e ha contattato i media per attirare attenzione e mostrare l’impatto che il traffico di esseri umani ha sulle comunità e sulla nazione.
La lotta contro il traffico di esseri umani è la lotta contro coloro che predano sulle fragilità sociali e fisiche come mestiere. Una delle sopravvissute trafficate ricorda: “Appena arrivate, siamo state vittime di stupro e siamo state picchiate. E ci è stato detto che eravamo schiave, persino peggio che schiave.” E’ stato grazie agli sforzi di FIFEF che il 30% di queste ragazze e donne è stato portato a casa.
Essendo FIFEF la prima organizzazione a lavorare sulle istanze delle donne e sulle istanze di genere a Kolwezi City, la sua coordinatrice Denise Nzila è ben consapevole delle molte sfide che il gruppo deve affrontare ma è impegnata con la sua squadra a “lottare per raggiungere gli scopi che conducono alla liberazione delle donne. Io so che vinceremo la partita, amiamo il nostro lavoro… grazie alle donne e alle ragazze.” La campagna di successo di FIFEF è un esempio importante del perché le organizzazioni della società civile devono essere coinvolte nei più grandi spazi decisionali, giacché il loro lavoro può avere un considerevole impatto sul cambiamento sociale e politico. Dal 2013, FIFEF ha contribuito al rimpatrio di alcune ragazze trafficate, tuttavia molte restano in Libano sotto il giogo della schiavitù. Quindi sorge la domanda: FIFEF ha le risorse necessarie per questo lavoro? E ha accesso a fondi che permetterebbero all’organizzazione di avere maggiore impatto sull’istanza?
Noi di “Women Thrive” crediamo che finanziare i gruppi di base della società civile sia un passo cruciale per il cambiamento sociale e politico. Inoltre, questi gruppi possono essere sostenuti con strategie e azioni che li aiutino a produrre risultati migliori e a diffondere le notizie sul loro attivismo e le loro potenzialità. Rinforzando le iniziative in queste aree, continuando a costruire relazioni associative con loro e coinvolgendoli nelle piattaforme decisionali, i governi potrebbero fare grandi passi nella promozione dell’eguaglianza di genere e nella lotta contro la schiavitù moderna.