Oggi a Bruxelles comincia la Scuola estiva femminista europea organizzata dall’European Women’s Lobby (AGORA, 2^ edizione: in inglese la parola è senza accento). Gli scopi dell’iniziativa sono:
– riconnettere e rinforzare l’attivismo delle giovani donne europee;
– organizzare uno spazio creativo per le giovani femministe agenti del cambiamento;
– costruire solidarietà fra le giovani attiviste femministe e potenziarle;
– lavorare insieme attraverso i confini per rendere il femminismo più inclusivo e amplificare le voci delle reti femministe europee;
– fornire all’European Women’s Lobby maggior conoscenza degli interessi e dei bisogni delle giovani femministe per portarli più al centro delle future strategie e azioni dell’organizzazione.
Sino all’11 settembre le circa cinquanta partecipanti, nella fascia d’età dai 18 ai 30 anni, affineranno le loro capacità tramite seminari, conferenze, condivisione di abilità ed esperienze.
Qui sotto c’è Claire Heuchan, che partecipa alla Scuola estiva finanziata dal gruppo femminista scozzese “Engender”, ripresa in un momento del suo lavoro volontario alla Libreria delle Donne di Glasgow.
E questo è un brano della sua presentazione sul sito dell’European Women’s Lobby, la più grande rete di organizzazioni femministe dell’Unione Europea: “Il mio nome è Claire. Sono una femminista, nello specifico una femminista della varietà nera e radicale. La mia priorità è migliorare la vita delle donne – in particolare delle donne di colore – e ciò richiede azioni quanto richiede parole. Perciò ho fatto domanda per la Scuola estiva femminista, per poter imparare di più su come fare un ponte fra teoria e pratica, fra idee e realtà. Queste tre parole, Scuola estiva femminista, promettono bene per tutto ciò di cui io sono appassionata: apprendimento, politica femminista e opportunità di lavorare con donne brillanti. Passate abbastanza tempo negli spazi delle donne e comincerete a credere che tutto è possibile. Ogni qualità che le altre donne vedono in te cresce e diventa visibile ai tuoi occhi, dà forma alla percezione che hai di te stessa e gradualmente eclissa i dubbi che hai su te stessa. Tramite il riconoscimento dei talenti in altre donne, i tuoi propri diventano parte di una struttura, e in modo subconscio cominci a disfare gli strati di misoginia che erano nascosti nelle profondità della tua mente e sviluppi una fiducia razionale nelle tue capacità.”
Non si poteva dirlo meglio. Maria G. Di Rienzo