“Il cambiamento deve cominciare nel cuore della casa, poi da là il cambiamento arriva alle famiglie, poi alle comunità, poi raggiunge il livello nazionale. Una volta che si sia fatto questo allora l’esplosione può diventare internazionale. Non puoi avere cambiamenti sino a che non cominci da te e ti guardi i piedi e vedi dove i tuoi piedi ti stanno portando.” Pauline Tangiora, leader spirituale Maori, ecologista, attivista pacifista e per i diritti delle donne e dei popoli indigeni.
Pauline, anziana della tribù Rongomaiwahine nell’isola del nord della Nuova Zelanda, ha otto figli e una valanga di nipotini ed è una giudice di pace dal 1988; è inoltre membro del Consiglio della Terra e della Lega Maori per il welfare delle donne, vice presidente della Lega internazionale delle donne per la pace e la libertà, eccetera eccetera.
Da oltre quarant’anni Pauline è presente nell’attivismo sociale: piena di energia e vitalità continua a organizzare campagne, a viaggiare per il mondo (di recente ha visitato Irlanda, Usa, Brasile e Germania) tenendo conferenze sull’ambiente, la salute e il benessere spirituale, le questioni indigene, la pace. Ha quest’idea, che tutte le cause per cui lotta si tengono insieme, sono correlate e un certo numero di metodi e soluzioni possono venire da un’area e trovare utilizzo in un’altra. E afferma di essere categoricamente ottimista.
“Siamo responsabili per quel che lasciamo alle generazioni più giovani. Se continuiamo così il mondo sopravviverà, ma noi non sopravviveremo in esso. In molti luoghi le persone più giovani sono molto consapevoli e pronte per il cambiamento. Noi, la generazione più anziana, dobbiamo fornir loro guida, ma in definitiva dobbiamo permettere che vadano per la loro propria strada.”