Per le protagoniste dei fumetti, se non lo sapevate, stare in pose contorte che richiedono una spina dorsale di plastilina, con tette-cosce-culo in evidenza, è supremamente empowering: ed è anche una libera scelta… dei disegnatori, che va rispettata perdio altrimenti facciamo censura e io non ho certezze e tu sei una femnazifom (femminista nazista fondamentalista, l’ho inventata adesso e posso fare anche di peggio). Per inciso, con chi non ha certezze io non posso neppure discutere perché discutere si basa proprio su alcune certezze fondamentali: io esisto, tu pure, io sono tenuta a convalidare le mie affermazioni concretamente, tu pure. Se qualcuno non è certo di questo significa che non vive nel mio stesso continuum spazio-temporale e io sono tutto fuorché un’evocatrice di spiriti con il complesso di Amleto (essere o non essere).
“The Hawkeye Initiative”, a cui appartengono le immagini riportate qui, rimpiazza ogni supereroina con il supereroe Hawkeye – Occhio di Falco (Marvel) nella stessa posizione. E’ un test. “Se Occhio di Falco, in tale posa, non sembra uno scemo integrale allora possiamo assumere che la posizione sia accettabile e non sessista.”
E’ un po’ che ci provano, ma i risultati sono sempre gli stessi. Occhio di Falco sembra SEMPRE uno scemo integrale.
Ciò accade perché la schiacciante maggioranza dei personaggi femminili “combattenti” – a differenza delle atlete o delle poliziotte / militari reali – più lotta più è nuda. Più è tosta più è avvolta in lingerie e latex, con scollature abissali, finestrelle nelle mutande e tacchi a spillo. Più è aggressiva, più è ritratta in pose da YouPorn. I disegnatori si preoccupano così di non causare la minima ansia (o riflessione) ai lettori di sesso maschile: nessuna paura, ragazzi, la tizia è un attrezzo da scopare che, casualmente, ha anche superpoteri o abilità straordinarie.
Solo se si deve trasmettere l’idea che la personaggia è “pura” e “delicata” i disegnatori sprecano un po’ di computer graphic o di matita per metterle addosso dei vestiti. Il tutto è così nuovo, trasgressivo, libertario e fieramente incensurato, da dare la nausea: l’angioletta e la zoccola, la santa e la troia… ancora e sempre e incessantemente la definizione di una donna è cosa pensano di lei gli uomini in rapporto al suo utilizzo sessuale. Io sarò una radfemfru (femminista radicale frustrata, vi avevo detto che potevo fare di peggio!), ma chi crede che questa roba sia empowering ha perso il cervello per strada. Maria G. Di Rienzo