La virtuosa sindaca leghista di San Germano – Vercelli, come probabilmente saprete, ha deciso che le colpe dei padri e delle madri (imposte comunali non pagate) ricadono sulla loro figliolanza. “Così stop alla mensa scolastica, niente più sacchetti gratis per i rifiuti, addio accesso al teatro comunale, cancello chiuso agli impianti sportivi e al parco giochi”, riportano i giornali. Ma non è che la Giunta voglia “vietare”, spiega la prima cittadina, si tratta di “educare al rispetto della cosa pubblica”. Ed è del tutto irrilevante, naturalmente, che molti individui in arretrato con i pagamenti siano d’origine straniera (per quanto in maggioranza dotati di cittadinanza italiana come i loro figli). Alle proteste del presidente dell’associazione musulmana, la sindaca ha risposto che “loro” devono cominciare a “restituire qualcosa ai sangermanesi” anche se non si è preoccupata di spiegarci cosa avrebbero preso in prestito.
Nonostante la decisione del Comune stracci Carta costituzionale italiana, convenzioni europee e internazionali per la tutela dei minori, eccetera, il vero problema – secondo me – è cosa fare quando in una famiglia che non paga le tasse (guai a verificare se detta famiglia NON CE LA FA a pagarle!) non ci sono bambini/e da punire trasversalmente. Allora, ecco qui un suggerimento per la prossima deliberazione di Giunta.
“Con l’ausilio dell’Ufficio Anagrafe, abbiamo verificato la composizione dei nuclei familiari morosi.
Qualora in essi non siano presenti minori, ci rivarremo sui genitori anziani degli insolventi.
Se costoro sono autosufficienti, gli si sbatteranno in faccia le porte dei Centri diurni (socio-ricreativi) per anziani.
Se costoro non sono autosufficienti gli si sospenderà la consegna dei pasti a domicilio. A tutti, autosufficienti o no, sarà sottratto l’apparecchio di telesoccorso.
Nel caso gli insolventi non avessero genitori anziani, ci si rivarrà su loro eventuali parenti disabili, ai quali sarà negato – oltre l’accesso ai centri socio-educativi – trasporto e accompagnamento in caso di bisogno e facilitazioni sull’abbattimento delle barriere architettoniche in edifici privati; ove i disabili in questione tentino di accedere a immobili presenti nello spazio pubblico comunale, ciò gli sarà impedito dall’intervento dei vigili urbani che innalzeranno all’uopo di fronte agli sfacciati portatori di handicap imparentati con furbetti barriere portabili e ripiegabili (vedi bando comunale n. 75348).
Se la famiglia degli insolventi non ha ne’ membri anziani ne’ membri disabili, si ricorrerà al divieto di accesso per l’intero nucleo alle farmacie comunali, ai mercati comunali e a ogni esercizio che venda alimentari o serva vivande sul territorio comunale. Vediamo se senza medicine e senza cibo questi cazzo di marocchini i trasgressori diventano più inclini a rispettare le regole. Ci piacerebbe buttarli fuori anche se si presentano al Pronto Soccorso, ma l’ospedale non è del Comune: comunque, stiamo lavorando alle sinergie necessarie.
Come ho già detto “chi non ci sta è libero di andare altrove”, e vi rammento al proposito che i treni per Auschwitz e Bergen-Belsen partono rispettivamente dai binari 4 e 5 della nostra stazione.
Con amore, la vostra Sindaca dalle porte sempre aperte che non vuol sentir parlare di razzismo o discriminazione (e se provate a farlo vi mando i vigili a casa con una bella multa).”
Maria G. Di Rienzo