“Gli uomini credono nella gratificazione istantanea. Questo è il motivo per cui guardano pornografia e pagano per il sesso. Guardare porno e pagare per il sesso concernono l’avere esattamente quello che vuoi, quando vuoi, senza fastidi e ostacoli. Ciò è parte integrale della socializzazione maschile: imparare che i tuoi desideri sessuali sono in realtà bisogni e che devono essere soddisfatti affinché tu sopravviva.
Perciò la difesa dell’industria del sesso si circonda di questo tipo di narrativa: “E se a casa non riesce ad avere ciò di cui ha bisogno?”, “E se ha difficoltà nell’incontrare donne?”, “E se è disabile e ha bisogno di sollievo in ambito sessuale ma non trova una partner consenziente?”.
Mettendo da parte il fatto che ci sono un mucchio di donne che hanno difficoltà ad incontrare partner maschi adatti a loro e che ci sono un mucchio di donne con disabilità che godono e desiderano il sesso – e che non usano ciò per sfruttare altre persone, le domande di cui sopra implicano che un desiderio è in effetti un bisogno.
Lo stesso vale per le giustificazioni degli uomini che tradiscono. Lui era infelice nel suo matrimonio ma non voleva ferire la sua famiglia, così ha dovuto darsi da fare alle spalle della moglie. Che altre scelte aveva! Sua moglie non era più “un figurino”, cos’altro poteva fare se non cercare una donna più giovane e più sottile? Si sentiva messo da parte dopo la nascita dei bambini, sua moglie non aveva più energie da spendere per lui: cos’altro avrebbe potuto fare? O doveva continuare a soffrire?”
Meghan Murphy, Feminist Current, 27 agosto 2015. (Trad. Maria G. Di Rienzo)