“Essere una donna è essere una guerriera e sconfiggere i limiti e gli stereotipi che la società ci impone.” ALI STONE. DJ colombiana e produttrice discografica. E’ una delle più giovani compositrici mondiali di musica per il cinema.
“Mujeres Trabajando por Mujeres – Donne che lavorano per le Donne è un progetto per gli spazi pubblici che recupera la memoria storica tramite ritratti di personalità femminili che hanno forgiato cambiamento e lottato per migliorare la situazione del proprio genere. Ogni immagine è il risultato di un’indagine in svariati archivi; l’indagine racconta una storia di lotta che ha portato mutamenti importanti al modo in cui percepiamo il genere e, di conseguenza, alla storia dell’umanità. I disegni sono realizzati con penna digitale ed ispirati alla pop art, ai fumetti e ai poster politici degli anni ’70. Li ho stampati in grande formato su tela cerata come riferimento al linguaggio dei messaggi politici e commerciali che abbodano nelle città latinoamericane.” Il brano è tratto dalla presentazione scritta da María María Acha-Kutscher (non c’è errore, è proprio una… doppia Maria) per HECHA EN LATINOAMERICA – FATTO IN AMERICA LATINA.
http://www.acha-kutscher.com/mujerestrabajando/hecha%20en%20latino/hecha%20en%20latino.html
La serie di immagini – io ve ne ho ripostate due – ha occupato gli spazi per gli annunci pubblicitari nella metropolitana e nelle stazioni relative al trasporto passeggeri di Città del Messico dal novembre 2014 al gennaio 2015, grazie alla collaborazione fra il governo federale, l’Istituto delle Donne di Città del Messico e l’Antimuseo.
Credere… vincere… avere… potere… Donna, non limitarti a ciò che ti chiedono di essere! MARE ADVERTENCIA LIRIKA. Rapper di Oaxaca (Messico). Fondatrice della band Advertencia Lirika.
Adesso non so se sto dicendo una stupidaggine, ma una cosa del genere è proprio impossibile in Italia? Donne che hanno fatto e stanno facendo la storia con l’impegno in favore del proprio genere non ci mancano. Artiste e fumettiste neppure: Pat Carra e Anarkikka, per esempio, in un progetto di questo tipo potrebbero essere sia disegnatrici sia soggetti. Qualcuna di noi è anche “infiltrata” (scherzo) o ha contatti in governi regionali, commissioni pari opportunità, consigli comunali eccetera.
HECHA EN LATINOAMERICA ha concentrato l’attenzione su giovani donne che si sono fatte spazio in ambiti considerati “maschili” ed è un’ottima idea – ehi, noi avremmo Samantha fra le stelle! – ma un progetto italiano potrebbe prendere qualsiasi altra direzione. Potrebbe persino essere ricorrente e onorare donne di generazioni diverse.
Sapete cosa vorrebbe dire per me, anche se solo per 3 mesi, vedere cartelloni con le immagini – cito a caso, la lista sarebbe lunghissima – di Lidia Menapace, Nicoletta Crocella o Ileana Montini (e leggere le loro parole) al posto dei “corpi da spiaggia” e delle chiappe / tette che pubblicizzano tutto, dal salame piccante all’ultimo modello di GPS? Soprattutto: sapete cosa vorrebbe dire per la mia nipotina tredicenne?
La butto là. Ma se qualcuna volesse provarci conti sul mio sostegno. Maria G. Di Rienzo