(“Things My Male Tech Colleagues Have Actually Said to Me, Annotated”, di Cate Burlington, 1° aprile 2015, trad. e adattamento Maria G. Di Rienzo.)
Cose che i miei colleghi nel campo della tecnologia mi hanno detto davvero, commentate.
“La maggior parte delle ragazze non si interessa a queste cose.”
Sul serio, hai la lista? La lista delle cose a cui le ragazze si interessano? E’ da sempre che la cerco, me la puoi girare? Hai la mia email. Grazie, uomo, sei il migliore.
“Ce l’hai fatta! Che bimba sveglia!”
Gli encomi che preferirei a “bimba sveglia” includono: inesorabile agente della distruzione, inconoscibile, campionessa reale. Accettabile, anche, governatrice pronunciato con accento cockney.
“Non ti dispiace se ti chiamiamo pollastra, vero?”
Non dico nulla, perché mi hai colpita. Lo hai scoperto. In effetti, io sono un collettivo socialista di 112 pulcini nascosti in un impermeabile. Maledetta la tua perspicacia.
“Come hai imparato a fare tutto questo?!”
L’antica dea-ragno Llorothaag è venuta a me in una visione intrisa di sangue. In cambio dell’eterno servizio come sua ancella, mi ha impartito la conoscenza dei processi di subnetting (“sottorete”).
“Non è politicamente corretto dire questo, però…”
Grazie per questa utile premessa: mi allerta sul fatto che posso passare i prossimi 30 secondi a fantasticare su Star Trek senza perdermi nulla di importante.
“Devi farne un sistema a prova di fidanzata.”
Mi immagino una folla turbolenta di fidanzate assassine che punta al tuo appartamento di Brooklyn, cercando di saziare il loro oscuro desiderio di carne viva. Fra urla e farfugliamenti si preparano a divorare tutto quel che c’è intorno. Tu blocchi la porta con le apparecchiature audio e video del tuo home theater system. Sia ringraziato Iddio: è a prova di fidanzata.
“Wow, sei forte fisicamente!”
Grazie. Mi sono allenata, una volta, nel 2006. C’è stata anche l’occasione in cui ho quasi fatto una flessione intera.
“No, quando mi lamento delle ragazze nell’informatica non intendo te. Tu sei una vera appassionata.”
Tutti ascoltino! L’Arbitro sta parlando. Nella sua saggezza, lui sa dire chi è una vera appassionata e chi è falsa, e specialmente chi è una cagna.
“Mi ha detto che avevamo una nuova pollastra calda a lavorare qui. Io ero tutto: davvero, grandioso.”
Il collettivo socialista dei 112 pulcini, sotto l’illusoria parvenza di umanità, sospira di sollievo per la tua frivolezza. Il nostro travestimento ha funzionato un altro giorno.
“Ma – tu sei davvero troppo gentile per essere lesbica!”
Se ti sembra che le altre lesbiche che hai incontrato ti abbiano trattato da stronze, potrei avere una teoria sul perché.
“Sai fare il caffè, vero?”
Tu hai intuito questo, senza alcun dubbio, dal fatto che io sono l’unica persona nell’intero dipartimento che non beve caffè. Non è in alcun modo in relazione al fatto che tutti gli altri esseri umani nella stanza sono uomini.
“Non deve avere tutte le caratteristiche; questa è la versione per mamme casalinghe.”
Il contatto con madri casalinghe ovviamente richiede speciale equipaggiamento e protocolli anti-contaminazione. Le madri casalinghe sono altamente infette. Non tentate di contattarne una a meno che non siate un professionista abilitato.
“Ah aha ah, quel tizio ha pensato tu fossi l’assistente di studio!”
Sul serio? Cribbio, che ilare incidente.
“Le donne stanno esagerando con questa storia della rappresentazione nei videogiochi. Intendo, datevi una calmata.”
Tu, ovviamente, sei un tizio sensibile, liberale e con senso di giustizia che non ha mai detto una cosa sessista in vita sua. Sai questo perché le ultime tre ragazze con cui sei uscito, tramite OKCupid, hanno vagamente annuito quando lo hai ribadito.
“Avvisami quando vuoi fare quello, di modo che io possa aiutarti. Senza offesa, ma non ne sai ancora abbastanza per tentare da sola.”
E cosa può mai esserci di offensivo, nella tua asserzione che io sono incapace di usare alcune competenze di base della nostra professione senza la tua supervisione?
“Avevo questa “capa” femmina, una volta, e so che non dovrei dirlo, ma capivo sempre quando era quel periodo del mese.“
Sono molto spiacente. Le offerte mensili che Llorothaag ci richiede sotto la turgida luna piena sono troppo orrende per la comprensione di menti mortali. Le grida. L’odore mefitico. I globi gelatinosi di intestini in frattaglie che punteggiano il terreno inzuppato di rosso. Tu non avresti dovuto venire a conoscenza del Periodo del Mese. Persino io sopporto a stento di ricordarlo.
“Vedi, questa è la cosa bella di te: posso dire barzellette offensive con te vicina e non te ne importa niente.”
Non è esattamente che non mi importi, è più che sto mantenendo una facciata stoica per nascondere il mio elaborato piano di vendetta. Come vedi, il piano inizia con il farmi beffe di te su internet.
“Tu e mia moglie potreste lottare nude nel fango.”
Potremmo? Potremmo?? Noi… potremmo? POTREMMO. NOI.
“Tu sei femmina, ma non sei proprio femmina-femmina, mi capisci?”
Al prossimo ritorno di Llorothaag, tu sarai il primo sacrificio che le offrirò sul suo altare profano.