(Tratto da: “Why You Should Shut Up When Poor People Buy New Nikes”, di Lisa Wade, 2 gennaio 2015, trad. e adattamento Maria G. Di Rienzo. Lisa Wade è sociologa, docente, ricercatrice universitaria, conferenziera, autrice di numerosi articoli e saggi accademici.)
Rispetto al formarsi un’opinione sulla povertà, alcune persone sembrano non riuscire a capire perché i poveri non smettono semplicemente di essere poveri. Una delle idee che viene di continuo riproposta è che i poveri spendono danaro in cose frivole: qualcuno crede che se i poveri rinunciano al cellulare o alle Nikes faranno di colpo la loro comparsa nella classe media.
Ciò che non si comprende è sino a che punto l’essere poveri sia il vivere una vita di negazione del sé. Essere poveri è essere costretti a negare se stessi costantemente. Chi è povero deve rinunciare alla maggior parte degli “ornamenti” relativi a:
– una vita adulta (appartamento proprio, mezzo di trasporto proprio, piatti che combaciano)
– una vita confortevole (un materasso nuovo, una poltrona comoda, buone scarpe non consumate)
– una vita autodiretta (un lavoro che ti piace, tempo libero, hobby, soldi per la babysitter)
– una vita in cui esistono piccoli piaceri (frullati, dessert, fiori freschi, sauna, vino)
– una vita sana (frutta fresca e verdura fresca, assistenza sanitaria, tempo per l’esercizio fine a se stesso)
e molte, molte altre cose che non rientrano nelle categorie suddette (attrezzi tecnologici, cibo organico, viaggi, vestiti e accessori di un certo prezzo)
I poveri devono attivamente negare a se stessi tutto questo ogni giorno. E, poiché la maggior parte dei poveri resta tale per l’intera vita, i poveri devono essere preparati a negare a se stessi (e ai membri delle proprie famiglie) queste cose, probabilmente, per il resto della loro esistenza.
Quando qualcuno vede un’altra persona che (lui/lei) pensa sia povera camminare per strada con un paio di scarpe nuove, forse quel che sta vedendo è qualcuno che ha deciso di non negarsi almeno una cosa; forse, sta vedendo qualcuno che tenta di aggrapparsi ad un senso di normalità; forse, sta vedendo una persona che per una volta ha deciso che avrebbe avuto quel che voleva.
Inoltre, per la maggioranza della povera gente speranza, assenza di paura e assenza di preoccupazione sono pure lussi di cui le loro vite sono prive.