Storia d’amore mai nata
31 Maggio 2014 di lunanuvola
(i corsivi sono tutte frasi riprese da articoli di giornale)
Oggi vorrei raccontarvi una storia d’amore mai nata e diventata dramma. In quel di Oristano, un tenero fanciullo 17enne nota nella propria scuola una coetanea e la giudica vezzosa. Sapete come vanno queste cose: l’uomo vede una donna, la vuole e perciò automaticamente la possiede ed è autorizzato a comportarsi di conseguenza. Ma, forse complice il regime femminista che con crudele pugno di ferro governa il nostro paese, la ragazza gli dice di no. Non ricambia il suo interesse. Non vuole mettersi con lui. Glielo ripete, perché lui sembra non aver capito. Alla maniera di Cyrano: “Grazie no, grazie no, grazie no”.
Naturalmente, un maschio (a diciassette anni o a 103) non può accettare da una femmina un NO come risposta. Perciò il compagno spasimante prende a seguirla e a tormentarla in ogni modo possibile. La minaccia di continuo. Le sue aggressioni avvengono nell’ambito scolastico ed hanno testimoni. Ma nemmeno la convocazione dei suoi genitori da parte degli insegnanti cambia qualcosa. Per favore, cercate di capirlo. La voleva a tutti i costi. E dai corteggiamenti è passato alla persecuzione. Certo, è uno sviluppo normale delle interazioni fra i sessi.
Infine, la mattina del 31 maggio, davanti a centinaia di altri studenti che aspettavano l’inizio delle lezioni, il tenero fanciullo è letteralmente saltato addosso alla ragazza dei suoi sogni. All’inizio sembrava che le volesse rubare un abbraccio e invece le si è scagliato contro con violenza. Notate bene che per l’intelligentissimo ed informato creatore di tale frase “rubare un abbraccio” e cioè toccare qualcuna contro la sua volontà non è violenza, è una romanticheria. Fa tanto vero uomo innamorato. Poi lui ti “ruba” un bacio, che simpatico mascalzone! Poi ti “ruba” un rapporto sessuale, e poi ti “ruba” la vita se resisti a tanto romanticismo, perché tu non sei un essere umano, sei un magazzino di merci che lui può comprare, rubare o ricevere in regalo, non è così?
Comunque, spinta a terra la fanciulla che tanto amava, il romanticone ha estratto un coltello, l’ha ferita alla mano con cui lei cercava di parare i colpi ed ha cominciato ad accoltellarla all’addome. E ha continuato. E ha continuato. Sapete, era in preda alla rabbia. Perciò l’ha lasciata esanime in una pozza di sangue, ha schivato il docente che l’ha seguito cercando di fermarlo, si è portato via il coltello e ha cercato di prendere un treno per scappare, presumibilmente sempre spinto dall’infame raptus. Il quale gli è misteriosamente passato all’arrivo degli agenti di polizia che l’hanno tratto in arresto.
“Questo è l’epilogo di una storia che andava avanti da tempo: la ragazzina era ossessionata dal compagno che si era invaghito di lei.” spiega il dirigente della Squadra mobile, meritando un’altra medaglia al valor cerebrale per il non uso della materia grigia. Chi era ossessionato era il ragazzo, signore, la sua vittima era semplicemente terrorizzata e cercava di salvarsi. E aveva ragione. Ma nessuno l’ha presa sul serio. E adesso lotta per sopravvivere in una sala operatoria, e c’è chi ha anche il coraggio di chiamare il tentativo di ucciderla “storia d’amore mai nata”. Maria G. Di Rienzo

Una sfumatura di grigio – Fantasy femminista.
“No.”, disse lei.
E lui rispettò il suo desiderio e non la infastidì più.
Fine.
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