Tu ed io siamo stanche. Affamate di cambiamento. Segnate dalle cicatrici di una lotta contro l’ingiustizia che sembra non avere fine. Affaticate dal dover rivendicare continuamente il diritto di esistere nel modo che desideriamo. Pure, siamo ancora qui. E abbiamo cose da dire, cose da fare, cose da dare, cose da avere, un’agenda, un progetto, una visione. Non dimentichiamolo. Noi siamo la differenza, i nostri corpi, le nostre menti, ogni giorno.
Ci dicono che niente è possibile per dissipare l’odio e la violenza ma tu ed io sappiamo perché. Vogliono farci credere che la sola opzione alla nostra portata è validare l’odio e la violenza nei nostri confronti, essere brutalizzate o uccise per quel che siamo e per chi amiamo. E noi sappiamo che non dovrebbe andare così. Che non vogliamo vada così. E non sarà così in futuro, perché le nostre energie sono dirette a creare un mondo in cui nessuna parte di noi debba morire per far sentire accettato il resto. Non siamo pezzi smembrati, siamo intere, siamo reali, siamo qui.
Volevo ricordarti: che qualunque sia il punto in cui ora ti trovi, hai il diritto di essere quello che sei e le tue esperienze hanno valore.
Volevo ricordarti: che tu stia semplicemente riflettendo, che tu scriva e/o parli, che tu dipinga o crei video, che tu stia organizzando la prossima manifestazione o facendo volontariato, che tu stia preparando un rituale in occasione della Luna piena o un decotto per un’amica, che tu stia facendo politica fuori o dentro le istituzioni… tu sei potere. Tu sei necessaria per il cambiamento. Maria G. Di Rienzo