Oggi, 28 giugno, piove. Fra poco troverò una scusa – per me stessa – che comporterà l’andare giù (abito in alto): lo farò ufficialmente per buttare l’immondizia o per raccogliere qualcosa che mi è caduto dalla finestra, e ad occhi chiusi, a piedi scalzi, accennerò passi di danza nella pioggia, girerò su me stessa, aprirò le braccia al cielo. E’ molto presto, nessuno dovrebbe vedere la signora del terzo piano far queste cose folli, ma anche se la vedranno peggio o meglio per loro. Pioggia e vento sono irresistibili, per me, da quando ero una bambina.
L’altro giorno, a Gilgit in Pakistan, un “commando” di cinque uomini ha fatto irruzione in una casa ed ha ucciso a fucilate tre donne, due sorelle di 15 e 16 anni e la loro madre. Sono state giustiziate dal fratellastro delle ragazze con l’aiuto dei suoi amici per restaurare l’onore familiare: un video in cui le due fanciulle danzano piene di gioia sotto la pioggia, completamente vestite e nel cortile di casa propria, stava girando sui cellulari del paese. A chi volesse solo aprir bocca per dire “cultura-tradizioni-bisogna rispettare” suggerisco di tenerla chiusa. Non è giornata. E tanto perché lo sappiate: una cultura e delle tradizioni che comportano vicende come questa io non ho il dovere di rispettarle, ma di contrastarle con tutto quel che ho, con ogni goccia di forza di cui nubi e vento mi intridono.
Oggi scendo a ballare nella pioggia assieme alle ragazze pakistane e alla loro mamma. E non è un funerale, è la danza della nostra lotta e della nostra rinascita, è la danza di tutto l’amore di cui siamo capaci. Maria G. Di Rienzo
“Dance in the rain” di Allison Chambers Coxsey
Danzeremo nella pioggia,
a luna nascosta dalle nuvole;
mentre il canto dell’oceano
ci darà la melodia.
Ondeggeremo fra le gocce di pioggia,
piedi scalzi nella sabbia;
che i nostri cuori facciano dolce musica,
mentre danziamo mano nella mano.
Sussurreremo parole soffici,
mentre dondoliamo gentilmente,
parole che il vento capisce
mentre le soffia via.
Come se fossimo innamorate,
nella quiete della notte;
dimenticando il mondo,
sino alla luce dell’alba.
Ondeggeremo fra le gocce di pioggia
in un gentile abbraccio;
mentre il tempo starà fermo,
in qualche posto distante.
Ci godremo il momento,
e il ritornello dell’oceano:
l’una nelle braccia dell’altra,
danzeremo nella pioggia.